Roma, 6 mar. (LaPresse) – Nel 2014 il taglio del 9,8% delle imposte sui redditi delle imprese porterà a un risparmio per le aziende di 2,6 miliardi di euro per effetto dei principali provvedimenti in materia di tassazione dei redditi adottati a partire dal 2011. Lo rileva l’Istat, precisando che i provvedimenti sono quelli sulla nuova disciplina sul riporto delle perdite, sulla deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro e sulla detassazione dal reddito di impresa del rendimento figurativo del capitale proprio (il cosiddetto Ace).
L’analisi, precisa l’istituto statistico, è effettuata sull’universo delle società di capitali utilizzando il nuovo modello di microsimulazione Istat-Matis (Modello per l’analisi della tassazione e degli incentivi sulle società di capitali) nel periodo 2011-14. Per il 2014 si stima che il riporto delle perdite avrà un impatto limitato mentre le deduzioni dell’Irap e l’Ace interesseranno oltre la metà delle imprese (57,3%). Di queste, circa un terzo beneficerà di entrambe le misure. La percentuale di beneficiari è maggiore per le imprese industriali e di dimensioni medio-grandi, per i gruppi di impresa, e per le imprese residenti al Nord. Il contributo più rilevante alla riduzione delle imposte è attribuibile all’introduzione dell’Ace (5,4%). Le imprese con fatturato tra i 500 mila e i 10 milioni di euro, le imprese del settore delle costruzioni e quelle che risiedono nel Mezzogiorno e nel Nord-est risultano i maggiori beneficiari. L’applicazione a regime dei provvedimenti comporta una riduzione dell’aliquota effettiva del prelievo sui redditi delle imprese: l’aliquota mediana passa dal 28,5 al 26,1% valore inferiore all’aliquota legale. La riduzione dell’aliquota è maggiore per le imprese di medie dimensioni, quelle che operano nel settore industriale, le imprese residenti nelle regioni settentrionali e i gruppi fiscali. Considerando anche la componente Irap gravante sui redditi di impresa, l’aliquota effettiva mediana raggiunge il 31,3%. Gli effetti del meccanismo dell’Ace, considerati indipendentemente dagli altri provvedimenti, favoriscono le imprese più profittevoli e dinamiche, garantendo un abbattimento crescente nel tempo del carico fiscale. Nel 2014, l’aliquota effettiva per i beneficiari dell’Ace scenderà di oltre due punti percentuali raggiungendo il 26,2%, valore equivalente a quello stimato per i non beneficiari.
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