Roma, 11 mar. (LaPresse) – Il Pil dell’Italia è calato dell’1,8% nel 2013. Lo rileva l’Istat, rivedendo in leggero miglioramento le prime stime che indicavano una contrazione dell’1,9%. I dati sono corretti per gli effetti di calendario, anche se il 2013 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al 2012, quando il Pil aveva chiuso con una contrazione del 2,4%.
PIL +0,1% NEL IV TRIMESTRE. Nel quarto trimestre del 2013 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,9% nei confronti di ottobre-dicembre 2012. Su base trimestrale si tratta del primo incremento dopo nove trimestri consecutivi di contrazione. L’ultimo aumento del Pil era stato registrato in aprile-giugno 2011. La stima preliminare sul quarto trimestre del 2013, diffusa il 14 febbraio scorso, aveva rilevato la stessa variazione congiunturale e una diminuzione annua dello 0,8%. La variazione del Pil acquisita per il 2014 è pari a -0,1%. Rispetto al trimestre precendente, in ottobre-dicembre 2013 gli investimenti fissi lordi sono aumentati dello 0,9%, mentre i consumi finali nazionali sono rimasti invariati. Le importazioni sono aumentate dello 0,2% e le esportazioni dell’1,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte, evidenzia l’istituto statistico, ha contribuito per 0,1 punti percentuali alla crescita del Pil: è stato nullo il contributo dei consumi delle famiglie e della spesa della Pubblica Amministrazione, mentre quello degli investimenti fissi lordi è stato positivo per 0,1 punti. La variazione delle scorte ha contribuito negativamente (-0,4 punti percentuali), mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto positivo per 0,3 punti percentuali. Il valore aggiunto ha segnato una variazione congiunturale positiva nell’agricoltura (0,8%) e nell’industria in senso stretto (0,1%), nulla nei servizi e negativa (-0,7%) nelle costruzioni. In termini tendenziali, il valore aggiunto è diminuito in tutti i comparti ad eccezione dell’agricoltura.
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