Roma, 26 mar. (LaPresse) – La metà dei contribuenti italiani non ha superatonel 2012 i 15.654 euro di reddito, mentre il reddito medio si attesta a 19.750 euro (+0,5% su anno). E’ quanto emerge dai dati forniti dal Dipartimento delle Finanze, per la prima volta in versione ‘open data’, sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Irpef) relative all’anno di imposta 2012. I 41,4 milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, hanno denunciati guadagni per circa 800 miliardi di euro, una cifra grosso modo omologa alla spesa complessiva per la Pubblica amministrazione.
REDDITO DIPENDENTI -4,6%. I lavoratori autonomi hanno avuto il reddito medio più elevato nel 2012, pari a 36.070 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 17.470 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.280 euro, quello dei pensionati pari a 15.780 euro e, infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate è pari a 15.850 euro. In termini di redditi medi dichiarati, tenendo conto dell’inflazione, in quattro anni il reddito medio degli autonomi è calato in termini reali del 14,3% (evidenziando che l’aumento del numero dei soggetti in questa categoria è anche effetto della crisi del mercato del lavoro), quello degli imprenditori è sceso dell’11% e quello dei dipendenti è caduto del 4,6%, mentre il reddito medio da pensione è aumentato del 4,6%.
CASE ALL’ESTERO PER 23 MLD. Dalle dichiarazioni Irpef 2012 risulta che oltre 113.000 soggetti hanno dichiarato immobili situati all’estero per un valore di circa 23 miliardi di euro, mentre i soggetti che risultano aver dichiarato attività finanziarie detenute all’estero sono circa 130.000 per un ammontare di 28 miliardi di euro. I redditi da fabbricati soggetti a tassazione ordinaria, pari a 21,2 miliardi di euro, subiscono una contrazione del 40% per effetto della non imponibilità nel 2012 dei redditi degli immobili non locati (6,8 miliardi di euro) e del reddito da abitazione principale (8,7 miliardi di euro). I redditi da fabbricati di immobili locati soggetti a tassazione sostitutiva (cedolare secca), dichiarati da più di 765 mila soggetti, presentano un incremento del 38% (per l’aliquota al 21%) e del 44% (per l’aliquota al 19%).
ESENTI DA IRPEF IN 10 MLN. L’imposta netta Irpef ha un valore medio di 4.880 euro ed è dichiarata da circa 31,2 milioni di soggetti (il 75% del totale dei contribuenti). Più di 10 milioni di soggetti hanno un’imposta netta pari a zero, si tratta prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione, ovvero di contribuenti la cui imposta lorda si azzera con le numerose detrazioni riconosciute dal nostro ordinamento.
AL 5% PIU’ RICCHI UN QUARTO DI REDDITO. Il 5% dei contribuenti con i redditi più alti detiene il 22,7% del reddito complessivo, ossia una quota maggiore a quella detenuta complessivamente dalla metà dei contribuenti con i redditi più bassi. Dal calcolo sono tuttavia escluse le Spa. Il 90% dei soggetti dichiara un reddito complessivo fino a 35.819 euro. L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (23.320 euro), seguita dal Lazio (22.100 euro), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso con 14.170 euro; nel 2012 il reddito medio nelle regioni del centro cresce meno della media nazionale.
ADDIZIONALI IRPEF A 15 MLD NEL 2012. L’addizionale regionale Irpef ammonta nel 2012 a più di 11 miliardi di euro (+0,46% rispetto al 2011). Il 50% dell’addizionale regionale totale proviene da quattro regioni: Lombardia (20%), Lazio (12%), Emilia Romagna (10%) e Campania (8%).
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