Roma, 7 apr. (LaPresse) – Al via la missione ‘Finanza per la crescita’ contro la stretta del credito. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, “hanno concordato una strategia per potenziare gli strumenti di finanziamento delle imprese, soprattutto piccole e medie, e superare così le difficoltà che ostacolano il rilancio degli investimenti”. Lo riferisce una nota diffusa da via XX Settembre. La missione viene affidata alle segreterie tecniche dei due dicasteri, guidate da Fabrizio Pagani (Mef) e da Stefano Firpo (Mise), “e riveste un’importanza particolare in vista del semestre italiano di presidenza della Ue, che si caratterizzerà anche per la presentazione di proposte concrete sul tema”, sottolinea il comunicato. L’iniziativa, alla quale parteciperanno i rappresentanti della Banca d’Italia, è stata avviata oggi, a seguito di un incontro tra i ministri Padoan e Guidi, presente anche il direttore generale dell’Istituto di via Nazionale, Salvatore Rossi.
La missione si attiverà da subito per valutare le misure finora introdotte, la loro concreta attuazione, e per studiare l’introduzione di nuovi strumenti di accesso al finanziamento. Negli ultimi due anni, da gennaio 2012 a dicembre 2013, secondo i dati della Bce si è verificata una contrazione del credito bancario alle imprese pari a circa 88 miliardi. “Il contrasto al credit crunch – precisa la nota – è una delle priorità dell’azione del governo, che ha come obiettivo il rilancio della crescita economica e la creazione di posti di lavoro”. Gli ambiti di intervento nel breve-medio periodo della missione vanno dal potenziamento dello strumento della garanzia pubblica (valutando anche iniziative comuni con la Banca Europea degli Investimenti) allo sviluppo di fondi di credito sulla scia di altre esperienze internazionali di successo, ad una maggiore partecipazione degli investitori istituzionali che veicolano risparmio di lungo periodo (fondi pensione, casse previdenziali, compagnie di assicurazione). Altri interventi allo studio riguardano misure per favorire l’apporto di capitale proprio nel tessuto imprenditoriale (ad esempio potenziando lo strumento dell’Ace), per incoraggiare la quotazione in borsa attraverso norme di semplificazione e attivando incentivi fiscali mirati, per rendere più conveniente il reinvestimento degli utili, per estendere la disciplina del crowdfunding, oggi circoscritta alle start up innovative. Particolare attenzione sarà riservata allo strumento dei ‘mini-bond’. La missione già nei prossimi giorni avvierà consultazioni con gli stakeholder, tra cui Cassa Depositi e Prestiti, Abi, Confindustria, Fondo Italiano d’Investimento e investitori di lungo periodo, con l’obiettivo di individuare in tempi brevi soluzioni concrete.
PADOAN: AZIONE GOVERNO A TUTTO CAMPO. “Da un lato l’alleggerimento della pressione fiscale per le famiglie a reddito medio-basso e per le imprese attraverso la riduzione permanente dell’Irap, dall’altro il sostegno alle imprese perché rafforzino la loro capacità di investimento”, afferma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, commentando la costituzione della missione Mef-Mise-Bankitalia “per monitorare e potenziare gli effetti degli interventi di sostegno già avviati e per elaborare congiuntamente nuove iniziative”, che “aumenterà l’efficacia degli strumenti a disposizione delle imprese volti a reperire finanziamenti in una fase in cui la crisi economica ha creato maggiori difficoltà di accesso al credito”. “Auspico – conclude Padoan – che nel semestre italiano di presidenza dell’Unione europea possiamo portare sul tavolo proposte concrete per affrontare la discussione in una dimensione più ampia”.
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