Roma, 8 apr. (LaPresse) – “C’è un dibattito in corso su quando farlo ma pure su come farlo. Ma credo di sì, ritengo che il quantitative easing sarebbe appropriato per l’eurozona”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in un’intervista alla Cnn. Per Padoan nell’area dell’euro “a causa dell’alto livello di frammentazione” la politica monetaria si trasmette ai diversi Paesi “in modi molto differenti”. “Certamente l’inflazione è molto bassa in Europa e nell’eurozona – sottolinea il ministro – ed è molto sotto il target del 2% nel medio termine, ma la cosa molto preoccupante è che risulta in alcuni casi negativa, soprattutto nel Sud dell’area dell’euro”. Padoan evidenzia che “questo naturalmente genera due problemi: gli aggiustamenti a favore della competitività sono più difficili per i Paesi che sono sotto pressione e, per il Paesi che hanno a che fare con un alto livello del debito, una bassa crescita nominale vicina allo zero rende il risanamento dei conti più difficile”. “Non dico che dobbiamo avere più inflazione, dico solo che dovremmo semplicemente tornare indietro all’obiettivo originale che era stato deciso, che è del 2% nell’eurozona”, spiega ancora il ministro.

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