Roma, 9 apr. (LaPresse) – I prestiti al settore privato delle banche italiane hanno registrato una contrazione su base annua del 3,6 per cento (-3,5 per cento a gennaio). Lo rileva la Banca d’Italia, precisando che si tratta di dati corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari. I prestiti alle famiglie sono scesi dell’1,2 per cento sui dodici mesi, come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 5,1 per cento (-4,9 per cento a gennaio). Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è risultato pari all’1,8 per cento (2,7 per cento a gennaio). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 9,2 per cento sui dodici mesi (-9,3 per cento a gennaio).

SOFFERENZE SALGONO ANCORA. Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze delle banche italiane è risultato a febbraio pari al 24,3 per cento (24,5 per cento a gennaio).

TASSI SU MUTUI IN CALO. I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari a febbraio al 3,73 per cento (3,80 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,60 per cento (9,46 per cento a gennaio). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,40 per cento, come nel mese precedente; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,79 per cento (2,80 per cento a gennaio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,94 per cento.

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