Washington (Usa), 9 apr. (LaPresse) – Il Def “è benvenuto” e “crediamo che l’Italia debba muoversi in questa direzione” che è quella indicata dal Fmi. Lo ha detto il direttore del dipartimento degli Affari fiscali del Fondo, Sanjeev Gupta, rispondendo a una domanda nel corso della presentazione del Fiscal Monitor a proposito dell’obiettivo del governo Renzi di raggiungere il pareggio di bilancio strutturale, rinviato di un anno dal 2015 al 2016. econdo Gupta l’Italia deve comunque “continuare a fare progressi nei tempi giusti verso l’obiettivo del pareggio strutturale” ma pure “riequilibrare” la politica economica attraverso la spending review, “come è stato fatto”, abbinando l’intervendo a “riforme strutturale che riducano i costi”. Per l’economista è importante per l’Italia “continuare a consolidare i risultati ottenuti” nell’ambito del risanamento dei conti.

DEFICIT AL 2,7% NEL 2014. Il rapporto tra deficit e Pil dell’Italia scenderà al 2,7% del Pil nel 2014, dal 3% del 2013, per poi ripiegare ulteriormente all’1,8%, stima il Fondo Monetario Internazionale nel suo Fiscal Monitor. La previsione è leggermente superiore al 2,6% stimato dal Def del governo, nonostante il Fondo abbia tagliato di ben 0,6 punti percentuali il deficit 2014 previsto ad ottobre per l’Italia. Invariata invece la previsione per il 2015. Il Fmi non include nelle stime le ultime misure del Def, in quando le stime del Weo sono state definite prima del loro annuncio.

DEBITO SOPRA 120% PIL FINO A 2019. Il debito pubblico dell’Italia salirà al 134,5% del Pil nel 2014, dal 132,5% del 2013, tornando a calare al 133,1% nel 2015. Lo stima il Fondo Monetario Internazionale nel suo Fiscal Monitor. La previsione per quest’anno è inferiore a quella, pari al 134,9%, contenuta nel Def presentato ieri dal governo. Tuttavia il Fmi, rispetto allo scorso ottobre, ha rivisto al rialzo sia la stima del 2014 sia quella del 2015, rispettivamente di 1,4 e 1,3 punti percentuali. Per gli anni successivi il Fondo vede il debito pubblico in continuo calo, ma senza scendere sotto il 120% del Pil entro il 2019. Secondo le stime diffuse nel Fiscal Monitor, il debito in rapporto al Pil sarà pari al 130,5% nel 2016, al 127,6% nel 2017, al 124,7% nel 2018 e al 121,7% nel 2019.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata