Roma, 14 apr. (LaPresse) – Il debito pubblico italiano è aumentato in febbraio di 17,5 miliardi, raggiungendo un nuovo massimo storico a 2.107,2 miliardi. Lo riferisce la Banca d’Italia. In gennaio il debito era stato pari a 2.089,7 miliardi di euro, mentre alla fine di febbraio 2013 si era attestato a 2,018,2 miliardi. Su base annua, quindi, l’aumento è stato pari a 89 miliardi di euro.

L’incremento, sottolinea via Nazionale, riflette per 10,7 miliardi il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e per 6,8 miliardi l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine febbraio a 64,8 miliardi, 49,6 a febbraio del 2013), mentre l’emissione di titoli sopra la pari ha operato in senso opposto per 0,1 miliardi. Il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 19 miliardi, quello degli Enti locali è diminuito di 1,5 miliardi e quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.

IN LIEVE AUMENTO ENTRATE. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari in gennaio-febbraio a 58,216 miliardi di euro, in crescita dello 0,744% rispetto ai primi due mesi del 2013, quando erano ammontate a 57,786 miliardi. In gennaio-febbraio le entrate si sono attestate a 58,216 miliardi di euro, in crescita dello 0,744% rispetto ai primi due mesi del 2013, quando erano ammontate a 57,786 miliardi.

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