Borsa, Milano affonda con Mps e Mediaset, pesanti Finmeccanica ed Enel

Milano, 15 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso aumentando le perdite nel finale di seduta con l’indice Ftse Mib che ha perso quota 21.000 punti archiviando la seduta con un -2,33% a 20.817 punti. Resta altissima la tensione in Ucraina con il premier russo Medvedev che ha dichiarato che il Paese si trova sull’orlo della guerra civile. Sul listino milanese le vendite hanno colpito soprattutto le banche, senza però risparmiare anche i big industriali. Di contro sul secondario il rendimento del Btp decennale ha aggiornato il minimo storico al 3,11 per cento, con lo spread che è stazionato in area 160 punti base. In Germania l’indice Zew di aprile si è attestato a 43,2 punti, deludendo le attese che erano pari a 45 punti. L’istituto tedesco ha fatto sapere che “le prudenti aspettative di questo mese possono essere ricondotte alla crisi in Ucraina, che crea ancora incertezza”.

Nel settore bancario da segnalare il tonfo del Montepaschi (-10,40% a 0,224 euro) in scia alle voci di un possibile incremento dell’importo dell’aumento di capitale da 3 a 5 miliardi di euro per la restituzione degli oltre 4 miliardi di Monti Bond. La banca senese ha confermato che sono in corso le valutazioni sull’impatto dell’asset quality review che sarà condotta dalla Bce. Le vendite hanno colpito anche Popolare dell’Emilia Romagna (-4,70% a 7,795 euro), Intesa SanPaolo (-4% a 2,30 euro), Ubi Banca (-4,84% a 6,475 euro) e Unicredit (-3% a 6,13 euro). Ancora in rosso la Popolare di Milano che ha perso il 2,76% a 0,616 euro dopo che sabato l’assemblea degli azionisti ha bocciato la riforma della governance, fortemente caldeggiata dalla Banca d’Italia. Giornata fortemente negativa anche per Mediaset, che ritraccia del 6,09% a 3,64 euro.

All’indomani del valzer delle nomine pubbliche sono finite sotto i riflettori Eni (-0,37% a 18,39 euro) ed Enel (-2,39% a 3,916 euro). Claudio Descalzi sarà il nuovo Ad del colosso petrolifero e prenderà il posto di Paolo Scaroni, mentre per l’Enel Francesco Starace prenderà il posto di Fulvio Conti. Le ripercussioni più forti si sono avute su Finmeccanica (-5,22% a 6,35 euro): alla guida del principale gruppo industriale italiano è stato scelto il numero uno delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che prende il posto di Alessandro Pansa. Secondo la stampa nazionale, l’arrivo di Mauro Moretti potrebbe portare ad un ripensamento della strategia di cedere il polo trasporti, nonostante Ansalso Sts abbia ribadito più volte che un’alleanza sia necessaria per restare competitiva nel lungo periodo. Ancora debole Telecom Italia che ha lasciato sul parterre il 3,04% a 0,844 euro. Tra le storie di giornata da segnalare Campari (-1,12% a 6,155 euro) che ha raggiunto un accordo per acquisire il 100% del capitale di Fratelli Averna. Oltre all’amaro Averna, il portafoglio dell’azienda siciliana comprende Braulio, Limoncetta e Grappa Frattina. Infine Prysmian (-1,94% a 18,18 euro) ha acquisito un nuovo contratto del valore di oltre 250 milioni di euro dall’operatore delle reti elettriche di Olanda e Germania TenneT, per il collegamento di parchi eolici offshore, situati nel Mare del Nord, alla terraferma tedesca.