Bruxelles (Belgio), 23 apr. (LaPresse) – In Italia il debito pubblico nel 2013 è stato pari al 132,6% del Pil, in netta crescita rispetto al 127% del 2012, mentre il deficit è rimasto stabile al 3% del prodotto interno lordo. Lo rileva Eurostat, che ha diffuso oggi la prima stima. Il monte del debito è stato pari a 2.069 miliardi di euro, a fronte dei 1.989 miliardi del 2012. Il deficit si è invece posizionato, nel 2013, a 47,345 miliardi, rispetto ai 47,356 miliardi di euro del 2012. Il Pil, secondo l’istituto statistico di Bruxelles, è calato nei due anni da 1.567 a 1.560 miliardi di euro.
Nel 2011 il debito pubblico italiano era stato pari a 1.907 miliardi di euro (120,7% del Pil) e il disavanzo si era attestato a 59,112 miliardi (3,7%). Eurostat rileva ancora che la spesa pubblica italiana è rimasta stabile al 50,6% del Pil nel 2013, così come le entrate sono risultate nel 2013 al 47,7% del Pil, stesso livello del 2012. Mostra un netto incremento la dinamica dei prestiti intergovernativi nel contesto della crisi finanziaria dell’eurozona, passati dai 36,932 miliardi di euro del 2012 (2,4% del Pil) ai 44,156 miliardi del 2013 (2,8%).
DEBITO EUROZONA RECORD. L’eurozona chiude il 2013 mostrando un debito pubblico in aumento ma un deficit in calo. Nell’area della moneta unica il debito è salito al livello record del 92,6% del Pil, dal 90,7% di fine 2012. Il disavanzo è invece calato dal 3,7% del 2012 al 3% del 2013. Nell’Ue a 28 Paesi il debito è passato in un anno dall’85,2% del Pil all’87,1%, mentre il deficit è sceso dal 3,9% al 3,3%. Nel complesso dei Paesi membri Ue dieci Stati su ventotto hanno registrato nel 2013 un livello di deficit superiore al 3% del Pil. Si tratta di Slovenia (14,7%), Grecia (12,7%), Irlanda (7,2%), Spagna (7,1%), Regno Unito (5,8%), Cipro (5,4%), Croazia e Portogallo (4,9%) e Francia e Polonia (4,3% ciascuno). Hanno mostrato invece un debito superiore al 100% del Pil, oltre all’Italia, la Grecia (175,1%), il Portogallo (129%), l’Irlanda (123,7%), Cipro (111,7%) e il Belgio (101,5%). Sia nell’eurozona sia nell’Ue a 28 si registra un calo della spesa pubblica e un incremento delle entrate. Nell’area euro la spesa è scesa dal 49,9% del Pil del 2012 al 49,8% del 2013, mentre le entrate sono cresciute dal 46,2% al 46,8%. Nel complesso dell’Ue la spesa pubblica è passata dal 49,4% del Pil del 2012 al 49,1% del 2013, con una dinamnica delle entrate in salita dal 45,4% del Pil al 45,7%.