San José (California, Usa), 3 mag. (LaPresse/AP) – Samsung ha infranto alcuni brevetti di Apple e dovrà pagare alla casa di Cupertino 119,62 milioni di dollari di danni. È quanto ha stabilito una giuria di San José, in California. Il risarcimento richiesto dalla casa di Cupertino era di 2,2 miliardi di dollari.
La vittoria di Apple è stata però ridimensionata, oltre che per l’entità del risarcimento di molto inferiore rispetto alla richiesta, anche perché la giuria ha stabilito che, nel creare i suoi iPhone 4 e iPhone 5, ha usato illegalmente uno dei brevetti della compagnia sudcoreana. Per questo i giurati hanno deciso che Apple dovrà rendere a Samsung 158.400 dollari; la cifra va decurtata dai 119,62 milioni di dollari di risarcimento assegnati alla casa di Cupertino. Per la violazione del suo brevetto Samsung aveva chiesto a Apple un risarcimento di 6 milioni di dollari.
La giuria era composta da quattro uomini e quattro donne e le deliberazioni erano cominciate il 29 aprile. Il risarcimento potrebbe subire un aggiustamento leggermente a favore di Apple. Ai giurati è stato infatti ordinato di ritornare in tribunale lunedì per continuare le deliberazioni su una questione di entità minore, ma che potrebbe portare a un aumento della cifra spettante alla società di Cupertino.
Entrambe le società ora proveranno a chiedere al giudice di rimuovere i prodotti della compagnia rivale dal mercato negli Stati Uniti, ma secondo molti esperti nessuna delle due ci riuscirà. Samsung non ha commentato la sentenza. La portavoce di Apple invece, Kristin Huguet, ha dichiarato il risultato una vittoria. “Samsung ha volontariamente rubato le nostre idee e ha copiato i nostri prodotti”, ha detto. “Stiamo combattendo per difendere il duro lavoro che viene dedicato a prodotti amati come l’iPhone, al cui design i nostri impiegati dedicano la vita per poterli consegnare ai nostri clienti”, ha aggiunto la portavoce.
Un primo processo per la guerra dei brevetti si era tenuto nella Corte federale di San José nel 2012 e allora Apple aveva ottenuto un risarcimento da 930 milioni di dollari. Diversamente da quel caso, questa volta gli avvocati hanno puntato il focus della difesa su Google. È infatti il colosso di Mountain View che realizza il software Android che utilizzato come sistema operativo da Samsung e dagli altri produttori di smartphone. La difesa di Samsung sostiene dunque che il reale obiettivo di Apple sia la Big G. Google è entrata nel mercato deglil smartphone mentre l’allora ceo Eric Schmidt era nel board di Apple. La mossa fece andare su tutte le furie il co-fondatore di Apple, Steve Jobs, che considerava Android una palese copiatura delle innovazioni dell’iPhone. Dopo avere rimosso Schmidt dal board di Apple, Jobs promise che Apple avrebbe avviato una “guerra termonucleare” per distruggere Android e i suoi alleati. Nell’ultimo processo, i legali di Samsung hanno presentato una e-mail inviata da Jobs ai manager nel 2010 in cui li invitava a intraprendere una “guerra santa” contro Android nel 2011.
Apple e Samsung sono impegnate in una dura lotta per il dominio sul mercato globale degli smartphone, che ha un giro d’affari da 330 miliardi di dollari. Samsung è diventata leader del settore con il 31% della quota di mercato, dopo essere partita dal 5% nel 2007. Apple, intanto, ha visto scivolare la sua quota di mercato al 15% circa dal 27% di tre anni fa.
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