Milano, 21 mag. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo dopo una mattinata nervosa con lo spread che si era spinto vicino alla soglia psicologica dei 200 punti base, livello che non viene toccato da metà febbraio. Il ritracciamento dello spread, insieme alla tenuta del comparto bancario e agli acquisti sui colossi pubblici dell’energia, hanno permesso all’indice Ftse Mib di chiudere con un rialzo dell’1,07% a 20.597 punti. Il nervosismo potrebbe protrarsi per tutta la settimana in attesa delle elezioni europee in programma domenica 25 maggio. Nel pomeriggio un sostegno è arrivato dall’andamento positivo di Wall Street e alla crescita maggiore delle attese della fiducia dei consumatori europei di maggio, arrivata sui massimi del 2007 a -7,1 punti. Questa sera l’attesa è per la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
Gli acquisti hanno premiato la maggior parte dei titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l’1,32% a 12,25 euro, Popolare di Milano lo 0,51% a 0,589 euro, Intesa SanPaolo lo 0,87% a 2,30 euro, Ubi Banca il 3,35% a 6 euro, Unicredit il 3,01% a 5,975 euro. Montepaschi (-2,45% a 21,46 euro) sotto i riflettori dopo il via libera dell’assemblea all’aumento di capitale da 5 miliardi di euro che servirà a ripagare i Monti Bond e ad affrontare con un profilo più solido gli stress test che verranno condotti dalla Banca centrale europea. A Siena era presente il 34,77% del capitale della banca e il 96,68% ha espresso voto favorevole alla ricapitalizzazione, che inizialmente doveva aggirarsi intorno ai 3 miliardi di euro. L’obiettivo, dichiarato dall’Ad Fabrizio Viola, è quello di lanciare l’aumento durante la prima parte di giugno e portarlo a termine entro luglio.Ben comprati i due colossi pubblici dell’energia: Eni ha mostrato un progresso del 2,28% a 18,38 euro dopo due sedute di ribassi consecutivi in scia all’effetto stacco cedola, mentre Enel ha guadagnato l’1,81% a 4,048 euro. Brillante Saipem (+2,23% a 19,20 euro) in scia alle indiscrezioni di stampa statunitense secondo cui il consorzio Cfsw jv, di cui fa parte anche la controllata di Eni, si sarebbe aggiudicato un contratto per realizzare un terminal Lng in Canada. Secondo le indiscrezioni il valore del contratto sarebbe pari a circa 10 miliardi di dollari. Mediaset ha guadagnato lo 0,60% a 3,346 euro con gli analisti di Deutsche Bank che hanno alzato il target price sul titolo del Biscione a 4,80 euro.
Telecom Italia (-1,30% a 0,831 euro) sotto i riflettori dopo le indiscrezioni della stampa nazionale secondo cui il Governo avrebbe allo studio incentivi alla banda larga. “L’ipotesi è quella di crediti fiscali relativi agli investimenti in infrastrutture in banda larga”, hanno sottolineato gli analisti di Equita nella nota odierna. Inoltre Guzman del fondo Fintech, intervistato da Il Sole 24 Ore, ha confermato l’interesse a chiudere con l’acquisizione di Telecom Argentina che al momento aspetta ancora il via libera da parte del governo di Buenos Aires.
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