Roma, 10 giu. (LaPresse) – Veder scendere “entro il 2014” lo spread tra Btp e Bund tedeschi sotto i 100 punti base “è verosimile”, ma il differenziale tra i decennali potrà calare “fino a 60-70 punti” se il governo Renzi farà ripartire la crescita. A dirlo è il direttore del Centro studi di Confindustria, Luca Paolazzi, interpellato da LaPresse. Tuttavia, secondo Paolazzi, “considerati i fondamentali e il monte del debito in rapporto al Pil, il livello normale dello spread è attualmente di 150-160 punti base”. Il direttore del Csc ritiene che per accelerare la discesa del differenziale l’esecutivo debba “fare le riforme necessarie per riportare il tasso di crescita stabilmente sopra il 2%, in modo da spingere il debito su un sentiero di riduzione costante”. Il Csc indica come obiettivo virtuoso sul rapporto debito/Pil il 113% al 2018. “Però – precisa Paolazzi – non è importante questo target in sè, ma il ritmo di riduzione del debito, che deve essere sostenuto”. Per l’economista di viale dell’Astronomia “bisogna raccogliere l’occasione data da questa finestra di fiducia dei mercati”.

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