Milano, 23 giu. (LaPresse) – Guardando gli ostacoli posti dalla burocrazia “in Italia il sabotaggio della crescita appare sistematico e va rimediato, se vogliamo ritrovare la crescita”. Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel suo intervento all’assemblea di Federchimica, auspicando che le riforme del Governo trovino attuazione prioritariamente in questo senso. “La lezione della crisi non è, però, stata ancora compresa fino in fondo dalle istituzione”.

“Le relazioni industriali devono essere un fattore di competitività” e “siamo impegnati a rivedere in questa logica le regole della contrattazione”, ha aggiunto, specificando che “il contratto collettivo dovrà governare questa riforma con scelte funzionali a realizzare realmente e totalmente correlata all’andamento” dell’impresa.

PRESIDENZA ITALIANA UE DEFINISCA INDUSTRIAL COMPACT – Con la presidenza italiana dell’Unione europea, “sono convinto che il nostro Paese possa cogliere l’occasione per proseguire nella definizione di quell’Industrial Compact che rimetta l’economia reale al centro delle politiche europee”, ha detto ancora il presidente di Confindustria. “L’Italia non può e non deve lasciarsi sfuggire questa possibilità – aggiunge – se l’Italia vuole rilanciare la sua industria deve salire su questo treno, già in corsa”.

SIAMO IN UNA FASE INEDITA DI GOVERNO – “Passione e ragione ci dicono che siamo entrati in una fase stimolante e inedita per il Paese. Per molti aspetti decisiva”, è l’opinione di Squinzi, a proposito dell’attuale Governo. “O si affronta l’incertezza e l’opportunità del cambiamento o si accetta un declino, forse lento, ma inarrestabile” ha proseguito Squinzi, ricordando che “per l’impresa la scelta è facile, perché da sempre vive queste alternative. Per le isitituzioni in Italia non lo è stato finora, ma deve esserlo adesso”.

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