Torino, 11 lug. (LaPresse) – Accordo raggiunto tra Fiat e i sindacati ‘firmatari’ per il rinnovo del contratto collettivo di primo livello. Al tavolo con l’azienda c’erano Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri. L’intesa è stata raggiunta sull’erogazione di un importo una tantum di 260 euro nel mese di luglio, che va a tutti i circa 86 mila dipendenti Fiat e Cnh Industrial in Italia, anche ai circa 30 mila cassintegrati del gruppo. Il tavolo si era arenato sulla disponibilità dell’azienda di concedere un aumento di 250 euro, mentre i sindacati si erano detti non disponibili a scendere sotto i 300 euro.
Per il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, “è stata una trattiva difficile e sofferta, dopo una pesante rottura del negoziato siamo riusciti a riprendere il filo del negoziato e dare una risposta contrattuale salariale, per il 2014 a tutti i lavoratori, cassintegrati compresi e definire una serie di miglioramenti normativi importanti”. Uliano evidenzia che “abbiamo respinto la volontà aziendale di fare nel 2014 come le altre case automobilistiche generaliste in Europa: zero aumenti salariali”. L’esponente Fim sottolinea ancora che “per noi era fondamentale trovare questa soluzione che ci ha consentito per il 2014 di superare le iniziali chiusure dell’azienda ed erogare un incremento salariale più alto del tasso d’inflazione”.
“Entro il mese di ottobre – continua Uliano – apriremo un negoziato per definire un contratto almeno triennale: economico e normativo, che dovrà riguardare la stabilizzazione salariale sul 2014 e i minimi per i prossimi anni, superando questa contrattazione annuale nata dalla crisi più nera del settore. La trattativa ha acquisito importanti risultati anche sul fronte normativo e dei diritti: tutto a somma positiva per i lavoratori”. Inoltre, dice ancora Uliano, “l’incremento salariale è superiore all’ultima proposta”. “Ora abbiamo di fronte – conclude il sindacalista – per i prossimi mesi il proseguimento della trattativa sui prossimi anni e la concretizzazione dei 7 miliardi d’investimenti negli stabilimenti italiani. Su Cassino e su Mirafiori, non comprendiamo. Di fatto, sono partiti gli ordini e i lavori sulle linee, ma la direzione non dà l’annuncio ufficiale”. Nella prossima settimana si svolgeranno le assemblee dei rappresentanti sindacali del gruppo per l’approvazione dell’intesa individuata con l’azienda.
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