Roma, 5 ago. (LaPresse) – La Cgil ha presentato ricorso alla Commissione Ue contro la riforma del lavoro varata del Governo perché “in contrasto con la prevalente disciplina europea sul lavoro”. Lo riferisce una nota del sindacato di Corso d’Italia, che insiste in particolare su un punto. Per l’organizzazione guidata da Susanna Camusso “la legge 78, eliminando l’obbligo di indicare una causale nei contratti a termine, sposta la prevalenza della forma di lavoro dal contratto a tempo indeterminato al contratto a tempo determinato, in netto contrasto con la disciplina europea che, al contrario, sottolinea l’importanza della ‘…stabilità dell’occupazione come elemento portante della tutela dei lavoratori'”. Il ricorso, precisa la Cgil, fa leva su fonti normative ma anche su sentenze già emanate dalla Corte di Giustizia europea su normative analoghe, come quella greca che pur faceva riferimento a contratti a causali di durata massima inferiore a quelli oggi introdotti dalla riforma del lavoro italiana.
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