Roma, 12 set. (LaPresse) – Nuovo picco per il debito pubblico italiano, che mostra un incremento in luglio di 0,2 miliardi di euro, a 2.168,6 miliardi. E’ quanto emerge dal Supplemento al Bollettino statistico ‘Finanza Pubblica, fabbisogno e debito’ della Banca d’Italia, che sottolinea che nei primi sette mesi del 2014 il debito è aumentato di 99,2 miliardi. L’incremento di 4,5 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a fine luglio a 109,7 miliardi (68,2 a luglio 2013), ha più che compensato l’avanzo di 3,6 miliardi delle Amministrazioni pubbliche. Inoltre, prosegue Via Nazionale, l’emissione di titoli sopra la pari, l’apprezzamento dell’euro e gli effetti della rivalutazione dei Btp indicizzati all’inflazione (Btpi) hanno contenuto l’incremento del debito per 0,6 miliardi. Il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 1,0 miliardi e quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,7 miliardi, mentre il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. L’incremento del debito italiano nei primi sette mesi riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (32,7 miliardi) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (72,1 miliardi). Nel complesso, l’emissione di titoli sopra la pari, l’apprezzamento dell’euro e gli effetti della rivalutazione dei Btpi hanno contenuto l’incremento del debito per 5,6 miliardi. Sul fabbisogno dei primi sette mesi ha inciso per 4,5 miliardi (8,7 miliardi nel corrispondente periodo del 2013) il sostegno finanziario ai Paesi dell’area dell’euro. Nel complesso, la quota di competenza italiana del sostegno finanziario ai paesi dell’area era pari alla fine dello scorso luglio a 60,1 miliardi.