Milano, 20 feb. (LaPresse) – L’economia dell’Italia “si sta gradulmente riprendendo”, ma la crescita “rimarrà probabilmente bassa nei prossimi anni”. Lo afferma Moody’s in un rapporto. Secondo l’agenzia di rating il Pil dell’Italia nel 2015 sarà “piatto”, prima di registrare un “modesto aumento medio dell’1% nel 2016-18”. Le “tenui prospettive” di crescita dell’Italia “si traduranno in una riduzione graduale dell’onere molto elevato del debito del Paese”, sottolineano gli analisti di Moody’s. Lo scenario di base prefigurato dall’agenzia di rating prevede che il peso del debito in Italia “rimarrà consistente”, con un picco a 134,6% del Pil nel 2015, prima di scendere a “circa il 130% nel 2018”, ma rimanendo più elevato rispetto al 127,9% di fine 2013.
“RIFORME POSITIVE”. Le riforme strutturali in Italia “probabilmente progrediranno ulteriormente” e “potrebbero avere un impatto positivo per l’ambiente economico e commerciale”, sottolinea l’agenzia di rating. “Il governo – prosegue il rapporto – ha fatto progressi nel portare avanti le riforme strutturali per quanto riguarda il mercato del lavoro, il sistema fiscale, il sistema elettorale e il quadro istituzionale”.
“BCE CONTIENE SPREAD”. Per Moody’s, inoltre, il consolidamento fiscale in Italia “è supportato anche dalle misure adottate dalla Bce”, delle quali “continueranno a beneficiare probabilmente i rendimenti dei titoli di Stato italiani”. Secondo l’agenzia di rating “il sostegno della Bce in tempi di crisi limita anche la suscettibilità dell’Italia a rischi sulla liquidità del governo”.
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