Khartoum (Sudan), 6 mar. (LaPresse/Reuters) – I tre principali Paesi che condividono le acque del Nilo hanno trovato un accordo prelimare sul funzionamemto della diga del Rinascimento. Lo ha annunciato il ministro dell’Acqua egiziano, Hossam Moghazy, al termine dei colloqui che si sono tenuti a Khartoum, capitale del Sudan. Il costo della diga è stimato in 4 miliardi di dollari e il progetto, affidato all’italiana Salini Impregilo, mira a costruire un’infrastruttura capace di produrre 6.000 megawatt di elettricità per una regione assetata di energia. La ‘Rinascimento’, con 74 miliardi di metri cubi di acqua previsti, sarebbe la diga più grande dell’Africa e riuscirebbe a fornire energia anche a Paesi lontani come Sudafrica e Marocco. Il progetto aveva tuttavia sollevato preoccupazioni in Egitto, Paese che si basa quasi esclusivamente sul fiume Nilo per agricoltura, industria e acqua per una popolazione in rapida crescita. “I principi che sono stati concordati serviranno a garantire un meccanismo di cooperazione sul sistema e sul funzionamento della diga”, ha spiegato Moghazy. Il ministro degli Esteri sudanese, Ali Ahmed Karti, ha detto che tutti avranno “benefici” dall’accordo, che rappresenta “l’inizio di una nuova pagina di relazioni”. Anche per il ministro degli Esteri etiope, Tadros Adhanom, l’intesa apre “un nuovo capitolo” di rapporti nella regione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: