Roma, 13 mar. (LaPresse) – Il debito pubblico italiano è aumentato in gennaio di 31,0 miliardi, a 2.165,9 miliardi, posizionandosi molto vicino al suo massimo storico di luglio 2014, pari a 2.167,7 miliardi. Lo riferisce la Banca d’Italia. L’incremento, sottolinea Via Nazionale, è dovuto all’aumento (36,3 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a fine gennaio a 82,6 miliardi (46,3 a dicembre del 2014), solo in parte compensato dall’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (4,6 miliardi) e dall’effetto complessivo dell’emissione di titoli sopra la pari, del deprezzamento dell’euro e degli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione (0,7 miliardi).
ENTRATE IN LIEVE AUMENTO. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari in gennaio a 31,3 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto allo stesso mese del 2014, quando si erano fermate a 31,0 miliardi, riferisce ancora la Banca d’Italia, sottolineando tuttavia che “la significatività dei dati del mese di gennaio è limitata da disomogeneità nei tempi e nelle modalità di contabilizzazione di alcune entrate (la difformità temporale riguarda prevalentemente anticipi/slittamenti fra i mesi di dicembre e di gennaio)”.
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