Roma, 17 apr. (LaPresse) – La ripresa italiana gode di “segnali più favorevoli”, ma non si è ancora consolidata. Lo scrive la Banca d’Italia nel Bollettino economico. Per via Nazionale il Pil italiano dovrebbe registrare una crescita “superiore allo 0,5 per cento” quest’anno e “attorno all’1,5 il prossimo”, in uno scenario che considera la “piena attuazione” del quantitative easing della Bce. “Al prodotto contribuisce, per circa mezzo punto nel biennio, anche la riduzione del prezzo del petrolio verificatasi dalla metà dell’anno scorso”, continua Bankitalia. In “lieve” ripresa gli investimenti, mentre accelera l’export. Secondo Palazzo Koch in Italia “prosegue la flessione dei finanziamenti alle imprese”, mentre “si è sostanzialmente arrestata quella dei prestiti alle famiglie”. Inoltre, si legge ancora nel Bollettino, “i consumi delle famiglie hanno continuato a espandersi moderatamente, sostenuti dall’aumento della spesa per beni durevoli e per servizi”.

“JOBS ACT MIGLIORA PROSPETTIVE”. Le prospettive sull’occupazione in Italia sono “in lieve miglioramento”, probabilmente anche per l’effetto positivo degli sgravi contributivi introdotti in gennaio e della disciplina prevista dal Jobs act, in vigore da marzo, sottolinea la Banca d’Italia. Nel quarto trimestre del 2014 il numero di occupati è “leggermente diminuito, risentendo del calo nelle costruzioni”, mentre “nel bimestre gennaio-febbraio l’occupazione si è stabilizzata”. Via Nazionale ricorda che “il tasso di disoccupazione si è lievemente ridotto riflettendo tuttavia la minor partecipazione al mercato del lavoro” e che “nei più recenti sondaggi, famiglie e imprese prefigurano per i prossimi mesi un lieve miglioramento delle prospettive occupazionali”.

“ESSENZIALE CONTINUARE RIFORME”. L’uscita dell’Italia dalla “lunga recessione” richiede “misure incisive dal lato sia della domanda sia dell’offerta”, per questo “è essenziale proseguire l’azione di riforma”, scrive ancora la Banca d’Italia. “Per sostenere la crescita nel medio termine e conseguire un aumento duraturo dell’occupazione è però indispensabile un rilancio del prodotto potenziale”, aggiunge Palazzo Koch, che ricorda che “l’impulso fornito dalle politiche macroeconomiche si è accentuato significativamente negli ultimi trimestri e ha creato i presupposti per una ripresa della domanda interna, oltre a consolidare i benefici di quella estera”. Secondo via Nazionale “il miglioramento del contesto normativo e delle condizioni per investire può incidere sulla capacità delle imprese italiane di rispondere e adattarsi con successo ai cambiamenti strutturali in atto nell’economia mondiale”.

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