Roma, 20 mag. (LaPresse) – “Whirlpool ha presentato oggi il piano di ristrutturazione degli uffici amministrativi, che aggiunge purtroppo ulteriori 480 esuberi”. Lo annuncia Gialuca Ficco, coordinatore nazionale Uilm di settore. Gli esuberi complessivi in giro per l’Italia “salgono a 2.060 su 6.700 dipendenti, di cui 1.430 nelle fabbriche, 150 nella R&S e 480 nell’amministrazione”, precisa il sindacalista. Il gruppo statunitense, che ha recentemente acquisito la Indesit, ha alzato il velo sulla riorganizzazione degli amministrativi, dopo aver comunicato nelle scorse settimane il piano per l’assorbimento del sistema delle fabbriche. “A questi numeri, però, nei conti aziendali andrebbero detratti i 280 incrementi occupazionali che sono programmati a Cassinetta (Varese)”, dice ancora Ficco. Il coordinatore Uilm sottolinea che, dei 480 nuovi esuberi annunciati negli uffici amministrativi, 200 sono a Varese, 200 a Fabriano e 80 a Milano. Inoltre Whirlpool sta valutando di accorpare i siti di Comerio (Varese) e di Milano in un’unica sede ancora da individuare in Lombardia. Infine, anche per gli impiegati, Whirlpool dichiara la disponibilità a non licenziare fino al 2018, a patto di avere gli ammortizzatori sociali necessari. “Whirlpool – conclude Ficco – ha oggi messo sul tavolo l’entità complessiva del problema occupazionale e ciò ci spinge a ribadire con maggior forza la nostra richiesta sindacale: il piano industriale deve essere modificato, in modo da escludere davvero chiusure e licenziamenti, rispettando gli impegni presi in passato non solo con i lavoratori ma anche con le Istituzioni. Chiediamo il pieno appoggio del Governo per far cambiare idea alla multinazionale americana”.

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