Trento, 1 giu. (LaPresse) – La crescita del Pil nel primo trimestre, così come l’aumento dell’indice Pmi ai massimi da 4 anni insieme con altri dati positivi, offrono per l’Italia un quadro “incoraggiante”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. “Il fatto che sia sugli ‘hard data’, come il Pil, sia sui ‘soft data’, come l’indice pmi sulla fiducia delle imprese, ci siano riscontri positivi, è incoraggiante, ci dicono che andiamo nella direnzione giusta”, ha aggiunto Padoan, sottolineando che le rilevazioni erano “nelle previsioni del governo”.
I consumi in Italia “stanno migliorando” e la rilevazione della Banca d’Italia che mostra che il 90% del bonus Irpef da 80 euro è già stato speso “significa che non è stata da parte del governo una inutile allocazione di risorse”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento.
Quantitative easing? Una mossa utile. Il quantitative easing della Bce “è molto utile” e “forse in Europa è arrivato un po’ tardi, perché la governance della Bce è più complessa” rispetto alle altre Banche centrali globali”. Così Pier Carlo Padoan, che ha ribadito che il Qe è “una finestra di opportunità che prima o poi si chiude”, per questo “è responsabilità dei governi navigare l’onda” con le riforme.
Grexit possibile. Una ‘Grexit’ “è sicuramente possibile, la domanda è se sia auspicabile e quale siano le conseguenze” ha sottolineato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Le conseguenze di breve periodo – ha aggiunto Padoan – sarebbero molto limitate, ma potrebbero essere più gravi nel medio periodo, perché significherebbe che l’euro è un animale diverso da quello che si pensava, ovvero dimostrerebbe che è reversibile”.
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