Milano, 1 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso una seduta all’insegna dell’incertezza legata alle sorti della Grecia, mentre prosegue il tira e molla tra Atene e i creditori internazionali impegnati ormai da mesi nelle trattative per sbloccare la tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. Nel primo pomeriggio sono usciti rumors, puntualmente smentiti, secondo cui i creditori sarebbero stati pronti a presentare una proposta di accordo. Sul fronte macro questa mattina l’indice Pmi manifatturiero italiano di maggio è salito da 53,8 a 54,8 punti, il valore più alto dal 2011. Negli Stati Uniti, in una seduta ricca di dati macro, spiccano le parole di Eric Rosenberg, presidente della Fed di Boston, secondo cui un aumento dei tassi sarebbe ancora prematuro. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,26% a 23.435 punti.

Mps è finita sotto la lente degli analisti di Hsbc che hanno alzato il giudizio sulla banca senese a hold dal precedente reduce, con target price fissato a 1,66 euro. Gli esperti prevedono nel 2015 il ritorno alla profittabilità dopo quattro anni di perdite e una crescita progressiva del capitale. A Piazza Affari, nella seconda settimana dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, il titolo Mps ha mostrato una flessione dello 0,27% a 1,84 euro. Nel resto del comparto bancario le vendite hanno colpito anche Popolare dell’Emilia Romagna (-1,77% a 7,74 euro), Ubi Banca (-1,14% a 7,35 euro) e Unicredit (-0,78% a 6,32 euro). Debole Generali (-0,85% a 17,46 euro) in scia alla bocciatura arrivata questa mattina dagli analisti di MainFirst che hanno ridotto il giudizio sulla compagnia assicurativa a neutral dal precedente outperform, con target portato a 18 euro da 20 euro. Ben comprata A2A (+2,29% a 1,16 euro) in scia a un report di Goldman Sachs che ha confermato il giudizio buy sul titolo della multiutility lombarda, alzando il target price a 1,36 euro. Secondo gli analisti del colosso bancario statunitense, A2A è pronta per beneficiare del potenziale consolidamento tra le utilities locali nel settore delle generazione di energia.

Bene anche Telecom Italia (+1,16% a 1,129 euro) in scia alla promozione arrivata questa mattina da Jefferies. Gli analisti della banca d’affari americana hanno alzato il giudizio su Telecom Italia a buy dal precedente hold, con un target price posto a 1,35 euro. Stm (-0,58% a 7,71 euro) non si è scaldata dopo la notizia che Intel rileverà Altera per 54 dollari per azione, in un’operazione valutata circa 16,7 miliardi di dollari.

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