Bruxelles (Belgio), 4 giu. (LaPresse/EFE) – “Con una cancellazione (del debito, ndr) scompaiono anche i requisiti”, visto che “una cosa è legata all’altra”. Così a Stoccarda il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, ha ribadito la sua contrarietà alla cancellazione del debito pubblico della Grecia. In Paesi poveri come il Nepal, ha spiegato, una cancellazione potrebbe essere fattibile come caso isolato, ma in Unione europea la Grecia paga “per il suo debito pubblico una tassa inferiore, ad esempio, rispetto alla Germania, grazie alla responsabilità solidale del resto degli Stati membri dell’eurozona”. Anche per questo, ha aggiunto, Atene deve portare a termine il suo impegno di riforme.

Intanto ieri sera segnali positivi dal vertice Juncker-Tsipras. “Pensiamo che sia stato un incontro molto buono e molto costruttivo”. Lo ha detto Margaritis Schinas, portavoce del presidente dalla Commissione Ue Jean-Claude Juncker, a proposito dell’incontro di ieri tra Juncker, il premier greco Alexis Tsipras e il presidente dell’Euroguppo Jeroen Dijsselbloem. Il vertice, ha spiegato Schinas, “ha permesso al presidente Dijsselbloem e al premier Tsipras di focalizzarsi sull’essenziale: ora c’è una migliore comprensione delle posizioni di ciascuna parte”. Il portavoce ha sottolineato che i leader “sono d’accordo sul vedersi ancora, il lavoro intenso continua”. “Non posso confermare una data specifica, ma posso confermare che ci sarà un ulteriore incontro nei prossimi giorni”, ha detto Schinas, spiegando ancora che “ci sono conderevoli progressi” nelle trattative, “ma bisogna ancora contruire ponti sulle posizioni distanti, siamo concentrati su questo”.

La discussione di ieri sera con Alexis Tsipras è stata “lunga e sportiva” e ora bisogna lavorare per preparare “il prossimo giro di negoziati” ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che ieri ha incontrato a Bruxelles il premier greco. “Ho dormito solo tre ore dopo aver avuto una discussione lunga e sportiva con il primo ministro greco”, ha spiegato questa mattina Juncker prima di iniziare un intervento al Comitato delle regioni.

Dall’Europa per ora nessuno sbilanciamento. In una nota della comunità si apprende che il meeting è stato “positivo e costruttivo. Sono stati fatti dei progressi nella comprensione reciproca delle posizioni, sulla base di varie proposte. Si è deciso che ci saranno altri incontri, un lavoro intenso che andrà avanti”.

Secondo il premier greco, esiste “una base per discutere e questa è la parte ottimista del confronto, siamo molto vicini a un accordo sull’avanzo primario e questo significa che tutte le parti sono d’accordo ad andare avanti senza misure dure di austerità“. Tsipras ha poi sottolineato la necessità di “non commettere gli stessi errori del passato” e si è detto “ottimista” a vedere che da parte della Commissione europea “c’è la volontà di avanzare in maniera realista”. In merito alla possibilità che Atene riesca a far fronte al pagamento di 300 milioni di euro al Fondo monetario internazionale entro domani, il leader di Syriza ha risposto: “Non dovete preoccuparvi”, “abbiamo già pagato 7.500 milioni” per rispettare gli obblighi finanziari.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata