di Giuseppe G. Colombo

Roma, 23 giu. (LaPresse) – Inversione di tendenza per i prezzi delle polizze Rc auto in Italia, che registrano un calo, ma le tariffe restano comunque le più alte in Europa. E’ il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, a tracciare il quadro del sistema assicurativo in Italia nel corso della presentazione della relazione annuale dell’attività dell’Istituto: “Da molti anni – ha affermato – l’Italia è il Paese dalle tariffe più alte nel confronto internazionale: giocano molti fattori, fra tutti l’abnorme presenza di frodi perpetrate ai danni delle compagnie da una minoranza, cospicua e aggressiva, di assicurati”. “I dati di mercato mostrano ora progressi considerevoli: secondo l’indagine Iper sui prezzi effettivi delle polizze Rc auto, il prezzo medio nel 2014 si è ridotto di quasi l’8%”, ha aggiunto.

A pesare, spiega l’Ivass, sono “molti fattori, fra tutti l’abnorme presenza di frodi perpetrate ai danni delle compagnie da una minoranza, cospicua e aggressiva, di assicurati”. Se sul fronte delle tariffe Rc auto l’Italia non sorride, discorso inverso riguarda i premi: la raccolta, lo scorso anno, è cresciuta del 20% rispetto al 2013, per un importo complessivo pari a quasi 150 miliardi di euro. Dati che fanno esprimere ottimismo a Rossi, che sottolinea come la crisi del biennio 2011-2012 è “finita”. L’andamento dei premi attesta uno stato di salute in ripresa per le assicurazioni, che dopo le perdite cumulate di circa 4,4 miliardi nel 2010-2011, guarda ora al futuro con prospettive migliori, come conferma il Roe complessivo che è salito al 9,3% (era all’8,2% nel 2013), allineandosi al dato medio europeo. A supportare un settore in ripresa anche il dato sui profitti, che dal 2012 al 2014 sono stati pari a 5-6 miliardi all’anno.

Cambia il rapporto tra il cittadino e le assicurazioni: aumenta la mobilità degli assicurati, con uno su sei che ha cambiato compagnia nel 2014, “spuntando una riduzione di prezzo pari in media al 22% mentre chi è rimasto fedele alla sua compagnia ha beneficiato di una riduzione di prezzo solo del 5%”. La relazione del presidente dell’Ivass è stata anche l’occasione per porre l’attenzione sulle polizze assicurative che riguardano il rischio di perdita dell’autosufficienza: per Rossi occorre “incentivare fiscalmente questo tipo di assicurazione” perchè “è un buon affare per l’Erario nella misura in cui stimola transazioni altrimenti non realizzate, consentendo inoltre risparmi dal lato delle prestazioni sanitarie pubbliche”.

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