Bruxelles (Belgio), 24 giu. (LaPresse) – Con circa un’ora di ritardo sulla tabella di marcia, ha preso il via in serata a Bruxelles l’Eurogruppo per discutere della crisi in Grecia. Ma i lavori sono durati solo un’oretta e il vertice è stato riconvocato domani alle 13, in attesa di un nuovo confronto tra Alexis Tsipras e i creditori internazionali.
Poche le dichiarazioni rilasciate dai ministri delle Finanze dell’eurozona e dai leader delle istituzioni internazionali all’arrivo al vertice. Ma convergenza comune sul fatto che difficilmente si arriverà a un accordo nel corso della riunione. Silenzio per la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde e per il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, così come per il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. Pesanti invece le parole pronunciate dal ministro tedesco Wolfgang Schaeuble, il quale si è detto “non ottimista” sulla possibilità di giungere a un accordo entro stasera.
Realista Valdis Dombrovskis, commissario europeo per l’euro, che ha descritto quello attuale come un processo di “intense negoziazioni” in cui si stanno “facendo progressi”, ma ancora non si è arrivati a una conclusione. Per questo, ha sottolineato, sta per iniziare “una lunga notte”. Parole a cui fanno eco quelle del ministro finlandese Alexander Stubb. “Sarei positivamente molto sorpreso se si raggiungesse un accordo stanotte”, ha dichiarato ai giornalisti. Duro anche lo spagnolo Luis de Guindos, il quale ha sottolineato che non si tratta “solo di un accordo politico”, ma ci sono “considerazioni tecniche importanti” da fare. “Spero – ha aggiunto – che si arrivi a un accordo, ma bisogna rispettare delle regole”.
Il più morbido nel tendere una mano ad Atene è sembrato il ministro belga Johan Van Overtveldt, tra i primi ad arrivare al vertice. Le priorità dell’Eurogruppo di questa sera, ha spiegato, sono “trovare un buon accordo per l’economia greca” che garantisca prospettive “per il futuro” e farlo in modo che sia un accordo positivo anche “per il futuro dell’unione monetaria”. Quindi ha aggiunto: “Abbiamo una grande responsabilità verso la popolazione greca, penso che la sua sofferenza sia immensa. Immaginate un’economia che cala del 25% in pochi anni? Dobbiamo mettere un freno. Abbiamo un obbligo morale”.
Nel pomeriggio il primo ministro greco Alexis Tsipras aveva incontrato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, assieme a Lagarde e Draghi, per cercare di colmare le differenze tra i rispettivi documenti. Sul tavolo la controproposta dei creditori internazionali, cinque pagine di risposta alla proposta presentata da Atene, colme di sottolineature e cancellazioni segnate in rosso. Le critiche dell’Fmi si concentrano soprattutto sull’idea del governo greco di limitarsi all’aumento delle entrate del sistema pensionistico attraverso l’aumento dei contributi previdenziali. Si insiste invece su un risparmio complessivo dell’1% del Pil.
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