Bruxelles (Belgio), 24 giu. (LaPresse) – Accordo sulla Grecia ancora lontano. I lavori dell’Eurogruppo, iniziati in notevole ritardo, sono finiti dopo meno di un’ora. Il vertice è stato infatti interrotto attorno alle 21 e riprenderà “domani alle 13”. Ad annunciarlo per primo è stato il ministro delle Finanze finlandese Alexander Stubb, tra i più scettici oggi sulla possibilità di trovare effettivamente un accordo in serata, assieme al tedesco Wolfgang Schaeuble. Ma i negoziati non si fermano. Dopo un lungo incontro tenuto oggi pomeriggio, alle 23 infatti il primo ministro Alexis Tsipras torna a riunirsi a Bruxelles con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, la direttrice dell’Fmi Christine Lagarde e il presidente della Bce Mario Draghi, per cercare di avvicinare le rispettive posizioni.
All’incontro del pomeriggio erano presenti anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il commissario europeo per l’euro Valdis Dombrovskis, il commissario europeo per gli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici e il direttore del Meccanismo europeo di stabilità Klaus Regling. Dijsselbloem, Lagarde e Draghi hanno lasciato l’incontro con Tsipras per presenziare ai lavori dell’Eurogruppo, durati appunto molto poco, mentre il primo ministro greco rimarrà nella notte a Bruxelles, dove domani è in programma anche il Consiglio europeo, accompagnato dal suo vice Yanis Dragasakis e dal ministro di Stato Nikos Pappas.
Intanto da Atene il governo fa sapere di non poter essere d’accordo con le riforme chieste dai creditori nel nuovo testo presentato oggi, un documento di cinque pagine colmo di sottolineature e cancellazioni che rivedono gran parte della proposta presentata dall’esecutivo greco. Le istituzioni internazionali, fa sapere una fonte di Atene, “hanno presentato una nuova proposta che trasferisce il carico sui lavoratori e i pensionati con misure sociali ingiuste, mentre al tempo stesso propone di evitare l’aumento del peso su coloro che hanno di più”.
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