Roma, 28 giu. (LaPresse) – Imprese senza credito: negli ultimi 12 mesi i finanziamenti bancari sono calati di oltre 22 miliardi di euro (-2,69%), al ritmo di quasi 2 miliardi al mese. Crescono, invece, i prestiti alle famiglie di 342 milioni (+0,06%). Prosegue, intanto, la salita delle sofferenze, arrivate a 191 miliardi con una crescita di 25 miliardi. Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo cui i finanziamenti al settore privato sono calati di 21,9 miliardi in un anno, trascinati al ribasso dal comparto aziende.

Secondo lo studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, da aprile 2014 ad aprile 2015, il totale dei finanziamenti al settore privato è diminuito di 21,9 miliardi di euro passando da 1.427,7 miliardi a 1.405,8 miliardi. Una riduzione che interessa, tuttavia, solo le imprese (-22,2 miliardi), mentre per le famiglie si registra una inversione di tendenza con una crescita, seppur lieve, di 342 milioni (+0,06%). Le erogazioni degli istituti di credito sono scese, complessivamente, dell’1,54% nell’ultimo anno. Periodo nel quale le aziende hanno assistito alla riduzione dei finanziamenti di quasi tutti i tipi di durata. Sono calati i prestiti a breve termine (fino a 1 anno) per 9,1 miliardi (-2,96%) da 305,1 miliardi a 296,1 miliardi e quelli di lungo periodo (oltre a 5 anni) di 25,8 miliardi (-6,42%) da 401,8 miliardi a 376,1 miliardi, mentre quelli di breve periodo (fino a 5 anni), in controtendenza, sono cresciuti di 12,5 miliardi (+10,32%) da 121,9 miliardi a 134,5 miliardi. In totale, lo stock di finanziamenti alle imprese è comunque sceso da 828,9 miliardi a 806,6 miliardi con una diminuzione di 22,2 miliardi (-2,69%).

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