Milano, 2 lug. (LaPresse) – “La domanda vera non è: più o meno austerità, ma come si fa in pratica ad accelerare la creazione di posti lavori. L’austerità è un falso problema”. Così Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, intervenendo ad un convegno alla Fondazione Cariplo di Milano. “La crescita non arriva con la bacchette magica, bisogna far leva con tutti gli strumenti a disposizione” aggiunge.
“Questo è il principio che guida la politica economica del Governo” aggiunge Padoan, “cercando di sfruttare tutti gli strumenti a bilancio”. A partire dalle politiche di bilancio, “che hanno un andamento virtuoso, ma complesso vista la dimensione del debito” aggiunge. Ci sono poi gli interventi sulla composizione delle leggi di bilancio, “con la priorità ben nota del nostro Governo di abbattere le imposte, e di farlo in modo credibile, finanziando i tagli di imposte con i tagli di spesa” come fatto nel 2015 e come sarà il 2016, aggiunge. Ci sono poi le riforme strutturali, “per rimuovere gli ostacoli alla crescita, accumulati ben prima dello scoppio della crisi” ricorda il ministro.
Obiettivo del governo: facilitare uscita delle banche dalla recessione. “Il ruolo del sistema bancario e finanziario è fondamentale. E’ chiaro che in una crisi finanziaria profonda, in un Paese essenzialmente basato sul credito, le banche soffrano, ed hanno sofferto, una recessione prolungata e profonda, ed ha resistito e ne sta uscendo. Compito ed obiettivo del Governo facilitare questa uscita“. Tale uscita dalla recessione, deve essere fatta “in modo tale in modo tale che il sistema bancario possa essere più forte di prima e possa rispondere meglio alla duplice sfida di un sistema globale in evoluzione e di una evidente trasformazione istituzionale in corso in tutta Europa con l’unione bancaria”. Il Governo, prosegue Padoan “si è mosso e si sta muovendo, con misure ad ampio spettro, per sostenere il sistema bancario”. A cominciare dalle misure sul concordato preventivo, approvate nel cdm della settimana scorsa.
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