Bruxelles (Belgio), 8 lug. (LaPresse) – “Nessun piano segreto per portare la Grecia fuori dall’euro”.Il premier ellenico Alexis Tsipras, rispondendo al Parlamento Ue al termine della plenaria (leggi l’approfondimento del nostro inviato Fabio De Ponte) , ha spiegato che la Grecia presenterà “di nuovo proposte concrete per un accordo equo e sostenibile con riforme credibili”. “Tutta la settimana scorsa – ha proseguito – la schiacciante maggioranza delle dichiarazioni dei funzionari europei era che il no al referendum comportava l’uscita della Grecia dall’euro. I greci ne erano consapevoli. Se avessi avuto l’obiettivo di trascinare la Grecia fuori dall’euro non avrei fatto le dichiarazioni che ho fatto subito dopo. Non ho nessun piano segreto e vi parlo col cuore in mano”.
Riforme già la prossima settimana. Il governo greco emetterà oggi un decreto ministeriale per estendere la chiusura delle banche oltre oggi ma si impegna con i partner europei ad attuare le riforme fiscali e delle pensioni già la prossima settimana, come primo passo per ricevere un prestito di salvataggio. Lo si legge nella richiesta formale inviata dal governo Tsipras al fondo Esm. “Siamo fiduciosi – spiega la lettera – che gli Stati membri si rendano conto dell’urgenza della nostra richiesta di prestito, data la fragilità del nostro sistema bancario, la nostra carenza di liquidità disponibile, i nostri prossimi impegni, il nostro accumulo di arretrati interni e il nostro espresso desiderio di cancellare gli arretrati in essere con Fmi e Banca di Grecia”.
“Il Parlamento europeo deve svolgere un ruolo più attivo. Mi domando come sia stato possibile che abbiamo autorizzato tre istituzioni, Commissione, Bce ma soprattutto il Fondo monetario internazionale, quando non è autorizzato il Parlamento europeo a intervenire in merito”.
Ancora in bilico il futuro della Grecia ma Tsipras è molto fiducioso riguardo la possibilità di un accordo entro la fine della settimana. Davanti all’Europarlamento ha attaccato, dicendo che è impensabile gravare su pensionati e lavoratori (guarda il video). Ma sulla Grecia ora incombono le parole del presidente della Commissione Ue Juncker che aveva imposto un ultimatum: proposte nuove entro giovedì, per discuterne venerdì in vista del Consiglio europeo di domenica. Intanto la Grecia ha presentato la richiesta formale di un prestito di salvataggio allo European Stability Mechanism (Esm).
Tsipras a Strasburgo: Soldi hanno salvato solo banche. Un lunghissimo applauso ha accolto l’arrivo del premier greco Alexis Tsipras al Parlamento europeo a Strasburgo. Contemporaneamente, però, una parte degli eurodeputati, ha fischiato e urlato ‘buu’: Il risultato uscito dal referendum del 5 luglio rappresenta “una scelta coraggiosa del popolo greco in condizioni di pressioni senza precedenti, con le banche chiuse e i mezzi di informazione che facevano terrorismo”. Così il premier greco, Alexis Tsipras, intervenendo al Parlamento. “I fondi stanziati per la Grecia non sono arrivati mai al popolo greco. Sono fondi stanziati per le banche greche ed europee ma non sono mai arrivati al popolo”.
Visco: Italia non subirà effetti “Gli effetti diretti della crisi greca, per il tramite dei legami commerciali e finanziari, sarebbero modesti per l’Italia e per l’area anche nei peggiori scenari. La crisi potrà però avere ripercussioni più gravi se riaccenderà negli investitori internazionali il timore che l’euro non sia irreversibile; sarà indispensabile in questo caso un’azione di contrasto coordinata da parte delle autorità sia nazionali che europee”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo all’assemblea dell’Abi.
Ieri l’ultimatum di Juncker. “Siamo pronti a tutto, abbiamo già uno scenario che riguarda la grexit”. Alla fine della giornata la parola tanto temuta è arrivata. A pronunciarla ieri era stato il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che ha formulato l’ultimatum finale: le proposte di Atene devono arrivare giovedì, al limite anche giovedì notte, in modo che venerdì possano essere esaminate. “Tutto dipenderà – ha scandito – dalle proposte che al più tardi venerdì mattina alle 8.30 il governo greco presenterà”. Un Consiglio europeo è stato convocato per domenica prossima. Sarà quello l’appuntamento finale, l’ultima occasione per raggiungere una intesa sul debito
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