Bruxelles (Belgio), 13 lug. (LaPresse) – Ministro dell’Economia spagnolo e padre del piano di riforme che ha consentito a Madrid di uscire dalla crisi per avvicinarsi alla crescita, Luis de Guindos Jurado, non è riuscito a diventare presidente dell’Eurogruppo, nonostante il favore dei popolari e della Cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Classe ’60, dopo aver conseguito la laurea in Scienze economiche, de Guindos, a soli 23 anni, viene nominato tecnico e consulente economico dello Stato. Tra il 1996 e il 2004, nel corso dei due governi di José Marìa Aznar ricopre vari incarichi, tra cui quello di segretario di Stato per gli Affari economici, e dal 2011 fa parte dell’esecutivo di Mariano Rajoy. Negli anni di maggiore crisi della Spagna, dal 2006 al 2008, è direttore della Banca d’affari per la Spagna e Portogallo.
Una vita trascorsa tra pubblico e privato. De Guindos, ex uomo di Lehman Brothers, ha fatto anche parte della squadra della società finanziaria Ab Asesores. Nel dicembre del 1996 diventa Direttore Generale per la Politica economica e Antitrust e dal 1997 al 2000 fa parte del consiglio di Renfe. Nel maggio 2000 viene nominato Segretario Generale per la politica economica, la difesa della concorrenza e delle Società di Stato a partecipazione industriale .
Nel 2010 coordina la scrittura del libro promosso dalla Fondazione Faes, che può essere considerato come la base ideologica della politica economica del Partito popolare di cui de Guindos fa convintamente parte. ‘Falco’ nella trattativa con la Grecia, de Guindos Ha condotto la partita al fianco di Angela Merkel. Alla fine ha parlato di un accordo “positivo”, sottolineando che tuttavia adesso Alexis Tsipras dovrà confermare gli sforzi.
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