Grecia, oggi voto su secondo pacchetto riforme. Germania: Atene non torni indietro

Atene (Grecia), 22 lug. (LaPresse) – È iniziato il dibattito nelle commissioni del Parlamento greco sul secondo pacchetto di riforme necessario ad avviare i negoziati sul terzo piano di aiuti ad Atene. Le quattro commissioni parlamentari stanno valutando il testo nel corso di una seduta congiunta e le previsioni sono che il dibattito proceda per tutta la mattina. Al termine delle discussioni il pacchetto passerà alla sessione completa del Parlamento, il cui dibattito terminerà con una votazione che si terrà probabilmente nella notte. Il pacchetto contiene una riforma del codice civile che punta a ridurre tempi e costi dei processi e l’adozione di norme europee per tutelare le banche.

La portavoce del governo Olga Gerovasili ha spiegato ieri ai giornalisti che il voto non riguarderà le modifiche alle agevolazioni fiscali agli agricoltori, affermando che “non si tratta di una priorità”.

Il governo del premier Alexis Tsipras dispone della maggioranza in Parlamento con 162 seggi su 300, tuttavia è probabile che i 39 deputati di Syriza che mercoledì scorso si sono astenuti o hanno votato no al primo pacchetto di riforme facciano lo stesso anche oggi. Ciò costringerebbe Tsipras, che dopo la ribellione dei dissidenti di Syriza ha attuato un rimpasto di governo, ad affidarsi ai voti dell’opposizione per ottenere l’approvazione delle riforme. Secondo fonti governative citate da Kathimerini, ieri sera Tsipras ha incontrato i vertici di Syriza criticando i dissidenti accusandoli di “nascondersi dietro la sicurezza della mia firma”.

La Germania: Atene approvi le riforme altrimenti niente aiuti. La Grecia non deve fare marcia indietro rispetto ai suoi impegni di riforma, altrimenti non riceverà aiuti. Lo ha detto il deputato tedesco Gunther Krichbaum, presidente della commissione parlamentare sugli affari europei al giornale Bild. “Terremo d’occhio Atene non solo sull’adozione delle riforme, ma anche sulla loro applicazione“, ha detto Krichbaum, deputato del partito cristiano democratico della cancelliera Angela Merkel, aggiungendo che “la Grecia deve soddisfare le condizioni, altrimenti il denaro non potrà arrivare“. Simile la posizione di Alexander Lambsdorff, deputato liberale tedesco al Parlamento europeo, il quale ha detto a Bild che “non può esserci un programma di aiuti se il governo greco non rispetta gli impegni. In quel caso l’Unione europea dovrebbe immediatamente cancellare i colloqui”.