Atene (Grecia), 29 lug. (LaPresse/Reuters) – Un procuratore greco ha avviato un’indagine per verificare se l’ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, abbia infranto la legge tentando di violare il database fiscale del ministero e progettando un sistema di pagamenti parallelo. Lo riferiscono funzionario del tribunale.

L’inchiesta non si concentrerà su Varoufakis, perché è ancora deputato e i tribunali greci non possono indagare su ministri o parlamentari, che godono di immunità. La procura cercherà di capire, tuttavia, se ci sono state delle violazioni delle leggi sulla protezione dei dati personali e sulla violazione dei propri doveri.

Quello di oggi è un nuovo capitolo di quello che sta diventando un vero e proprio ‘Varoufakis gate’. La denuncia è stata presentata da un gruppo di avvocati, dopo che già ieri erano state inoltrate al Parlamento greco dalla Corte Suprema due denunce distinte, di un sindaco e un altro legale, contro l’ex ministro, per presunto “alto tradimento”, per come ha condotto le trattative con i creditori internazionali.

Varoufakis ha negato ogni accusa e ha affermato che le denunce sono un tentativo di danneggiare il governo. “Il loro scopo è quello di far passare il periodo gennaio-luglio come un ‘grande errore’ o meglio ‘criminalizzare’ i cinque mesi di duri negoziati condotti dal governo della sinistra”, si legge in un comunicato diffuso dagli uffici dell’ex ministro.

Varoufakis, che si è dimesso da ministro dopo il referendum greco sulle misure richieste dai creditori internazionali, ha minimizzato il cosiddetto ‘piano B’ sul sistema di pagamenti paralleli come un piano di emergenza che non è mai stato attuato e che sarebbe servito nel csao in cui la Grecia fosse stata costretta a lasciare l’eurozona.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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