Roma, 30 lug. (LaPresse) – Le Regioni avranno un ruolo significativo nella gestione operativa delle azioni a favore dell‘inserimento lavorativo e avranno responsabilità dei Centri per l’Impiego. È quanto stabilito dall’accordo quadro concluso dal Governo e la Conferenza delle Regioni in attesa della riforma della Costituzione. L’esecutivo riconosce quindi la titolarità delle competenze regionali in materia di formazione professionale e sviluppo, affidando alla nuova Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) le funzioni di coordinamento su scala nazionale della rete degli enti attuatori delle politiche attive, di monitoraggio dell’efficacia delle stesse, di surroga in caso di malfunzionamento e di sviluppo del sistema informativo.
Nel dettaglio, il governo e le Regioni si impegnano a garantire la continuità di funzionamento dei Centri per l’impiego: in tal senso, l’esecutivo assicurerà per gli anni 2015 e 2016 la copertura di due terzi del costo del personale a tempo indeterminato e analogo impegno si sono assunte le Regioni per quanto riguarda il terzo mancante. L”accordo vale infatti per il biennio in corso: un’ulteriore verifica verrà effettuata entro il 30 giugno 2016 per quanto riguarda il 2017, anno entro cui il governo prevede di rivedere l’organizzazione dei servizi per il lavoro.