Roma, 7 ago. (LaPresse) – L’Italia è a secco dopo che a luglio sono cadute il 56% in meno di precipitazioni, e rispetto alla media anche i mesi di giugno (-5%), di maggio (-29%) e aprile (-43%) sono stati avari di pioggia. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Ucea, che sottolinea i danni da siccità all’agricoltura. “La caduta della pioggia per essere utile ad alimentare le riserve idriche deve però avvenire – sottolinea la Coldiretti – in modo costante e duraturo nel tempo, mentre i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense e con grandine, provocano danni gravissimi alle colture in campo in questa fase stagionale”.
“Il mese di luglio – rileva la Coldiretti – è stato poco piovoso soprattutto al Nord dove è caduta il 68% di pioggia in meno della media, ma anche al Centro (-57 %) e al Sud (-28%). Il risultato è che i grandi laghi del Nord sono tutti ben al sotto le medie stagionali del periodo con la percentuale di riempimento che va dal 12% per il lago di Como al 13% per il lago di Iseo, dal 31% per quello Maggiore al 34% per il lago di Garda. Lo stresso livello idrometrico del fiume Po è sceso per effetto del mese di gran caldo”.