Milano, 16 set. (LaPresse) – La grave siccità che caratterizza da sempre il Bacino del Fiume Colorado sta volgendo al termine. La Salini Impregilo, tramite la sua joint venture ‘Vegas Tunnel Constructors’ con la controllata statunitense Healy, ha avviato infatti le procedure di riempimento con acqua del nuovo tunnel di Lake Mead, ultimo traguardo per il completamento di questo progetto record affidato dalla Southern Nevada Water Authority nel 2008. Il Sud Nevada, in particolar modo Las Vegas, ha potuto affrontare la sfida dell’aridità grazie alla realizzazione di questo innovativo sistema idraulico all’interno delle acque di Lake Mead, uno dei bacini artificiali più estesi del mondo. Il sistema garantirà la fornitura idrica necessaria alla città e alle aree circostanti per i decenni a venire. Il lago, creato dalla diga Hoover, fornisce circa il 90 per cento dell’acqua potabile utilizzata da quasi due milioni di abitanti del Sud Nevada, comprese le città di Las Vegas e di Henderson.

La “Vegas Tunnel Constructors” ha installato una nuova condotta (cosiddetta Intake No. 3) sul fondo del Lake Mead, scavando ad una profondità di circa 200 metri una galleria lunga 4,5 km, dalla riva fino alla condotta stessa. L’impresa è da ritenersi una importante sfida ingegneristica. La condotta “Third Straw”, posizionata strategicamente sul fondo del lago, rappresenterà la principale fonte d’acqua per il Sud Nevada e garantirà una fornitura idrica continua, anche in presenza di un’eventuale diminuzione del livello idrico del lago. Il riempimento del tunnel durerà circa due settimane. Alla fine di Settembre, la “Vegas Tunnel Constructors” rimuoverà la paratia che metterà in collegamento le stazioni di pompaggio esistenti. Una volta riempito completamente il tunnel, la paratia installata sul fondo del lago verrà rimossa, permettendo così la messa in funzione del tunnel. Il progetto fissa un primato ingegneristico mondiale: l’avanzamento di una fresa (TBM) ad una pressione idrostatica di ben 15 bar; l’operazione in sé implica infatti lo sviluppo di diverse innovazioni tecnologiche Progetto tecnicamente stimolante e impegnativo, realizzato nel rispetto dei tempi e del budget grazie alla dedizione e all’impegno dimostrate dall’associazione Salini-Impregilo/Healy e dalla Southern Nevada Water Authority (SNWA) – il cliente – che insieme hanno saputo creare una vera e propria partnership.

“Acquisizione in Usa? Ci piacerebbe fare il prima possibile”- Per poter completare l’acquisizione prevista nel mercato statunitense “spero che potremo avere dei tempi molti ridotti perché l’interesse dell’azienda è quello di perseguire i piani bruciando le tappe e chiaramente questa è una cosa che riteniamo molto utile”. Lo ha detto Pietro Salini, ad dell’omonimo gruppo. “Ci piacerebbe fare il prima possibile – ha aggiunto -. Stiamo perseguendo questa iniziativa, dobbiamo trovare il soggetto giusto. Riuscire a farla non è una cosa semplicissima”. Quanto all’indiscrezione sul fatto che l’investimento nell’operazione sia di 300 milioni, Salini si è limitato a dire: “È il target che ci proponiamo. È un investimento compatibile con le nostre scelte”.

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