Borsa, Milano cede sul finale: in affanno Telecom, ok Fca

Milano, 1 ott. (LaPresse/Finanza.com) – Chiusura debole per Piazza Affari nella prima seduta del mese di ottobre. L’indice Ftse Mib, dopo una prima parte di giornata intonata al rialzo, ha chiuso le contrattazioni in flessione dello 0,71% a 21.142 quota punti. L’ultimo trimestre dell’anno si è aperto con il mercato che ancora si interroga sulle prossime mosse della Fed. A deludere nel pomeriggio spingendo il rosso i mercati sono state le richieste di sussidi di disoccupazione, salite più del previsto, e soprattutto l’indice indice Ism manifatturiero scivolato a settembre 50,2 punti da 51,1 di agosto. Si tratta del terzo calo consecutivo e l’indice Ism viaggia ai minimi dal maggio 2013. Jeffrey Lacker, presidente della Federal Reserve di Richmond, non ha escluso che il primo rialzo dei tassi arrivi già a ottobre con la forza dei consumi che mostra la necessità di un rialzo del costo del denaro. Lacker lo scorso mese era stato l’unico membro del Fomc a votare per un rialzo immediato dei tassi. Domani importante test con le non farm payrolls, attese tornare a crescere a un ritmo superiore alle 200 mila unità.

Giornata difficile per Telecom Italia, tra i peggiori del Ftse Mib con un calo del 4,35% in scia alla debolezza dell’intero settore tlc europeo. A condizionare l’umore degli operatori è stato l’annuncio di Altice di un aumento di capitale da 1,8 miliardi di euro per finanziare l’acquisizione di Cablevision. L’aumento corrisponde al 10% del capitale attuale di Altice. Tra i protagonisti in positivo spicca Mediaset con un progresso del 3,55% a 4,25 euro.

Acquisti sostenuti anche su Fca (+2,23% a 11,87 euro) che già ieri aveva segnato un rimbalzo del 4,78% cavalcando la buona intonazione del settore auto in scia agli incentivi varati da Pechino per le vendite di auto di bassa cilindrata. Per il gruppo italo-americano sono arrivate buone indicazioni dagli Stati Uniti (+15% le vendite a settembre per Fca Us, 66esimo mese consecutivo in crescita). Tiene banco poi l’attesa per l’Ipo di Ferrari con l’offerta delle azioni che potrebbe partire già domani con l’arrivo del via libera della Sec alla pubblicazione del prospetto informativo con l’indicazione anche della forchetta indicativa di prezzo. Secondo quanto riportato questa mattina dal Sole 24 Ore le domande per le azioni Ferrari potrebbero risultare 10 volte l’offerta.

Poco mossa Eni (-0,14%) che si è aggiudicata a Città del Messico, a seguito di una gara internazionale, un Production Sharing Contract, con la quota del 100%, per lo sviluppo e lo sfruttamento dei giacimenti a olio di Amoca, Miztón e Tecoalli, che si trovano nella Baia di Campeche, nell’offshore del Messico.