di Giuseppe G. Colombo

Roma, 13 ott. (LaPresse) – Innalzamento del tetto per l’utilizzo del denaro cash (da 1.000 a 3.000 euro) e un importo più sostanzioso per il fondo sanità nel 2016. Sono queste le ultime due novità sul fronte della legge di stabilità, che giovedì sarà varata dal Consiglio dei ministri. E’ il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ad annunciare il cambiamento di rotta per i pagamenti in contanti: “Una delle cose che proporremo al Parlamento con la legge di stabilità è riportare i livelli del contante alla media europea, al livello francese, portandolo da 1000 a 3000 euro: è un modo per aiutare i consumi e dire basta al terrore, sapendo che quei soldi sono comunque tracciati”.

Una misura che viene accolta positivamente da Ap, che ne aveva fatto un cavallo di battaglia, ma che riapre il fronte di dissenso all’interno del Pd. L’ex segretario dei dem, Pier Luigi Bersani, è perentorio su Facebook: “Non si dica che, alzando la soglia a 3mila euro, si favoriscono i consumi: chi ha 3mila euro da spendere sicuramente ha la carta di credito, si incoraggerebbero consumi in nero, riciclaggio, evasione e corruzione come certificato da tutte le agenzie a partire dalle Entrate”.

Il Governo sceglie quindi di cambiare direzione, modificando la norma, prevista nel decreto ‘salva-Italia’ varato dal governo Monti nel 2011: il nuovo tetto avvicinerebbe l’Italia al resto dell’Europa visto che il limite di mille euro esiste solo in Portogallo, mentre Francia, Spagna e Grecia oscillano in una forchetta compresa tra 1.500 e 3.000 euro. Undici Paesi dell’Ue, tra cui la Germania, non hanno invece alcun limite sull’utilizzo del cash. Novità in arrivo anche sul fronte della sanità: il fondo nazionale sarà pari il prossimo anno a 111 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto alle risorse stanziate quest’anno.

Il nuovo importo è emerso dopo una riunione che si è tenuta a palazzo Chigi tra il Governo e i presidenti delle Regioni: la cifra, tuttavia, potrebbe essere ritoccata anche alla luce dell’indicazione di 113 miliardi prevista nell’intesa raggiunta lo scorso luglio nella Conferenza Stato-Regioni. L’impianto della legge di stabilità è ancora in via di definizione, ma i pilastri non dovrebbero incorrere in modifiche: arriveranno sicuramente risorse per circa un milione di bambini poveri, la conferma del bonus Irpef da 80 euro e sconti fiscali per un anno in favore delle imprese che decidono di reinvestire in azienda. Tra i nodi ancora da sciogliere quello dell’ipotesi del pagamento del canone Rai nella bolletta elettrica: dopo le polemiche sollevate negli scorsi giorni dalle opposizioni e da alcuni operatori del mercato elettrico, la misura sembrava destinata a essere messa da parte, ma fonti vicine al dossier spiegano che potrebbe trovare posto all’interno della legge di stabilità. Il Tesoro è al lavoro su questo punto, sul quale sembrano rientrate anche alcuni voci critiche tanto che Enel starebbe collaborando con i tecnici di via XX settembre per individuare una soluzione.

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