Roma, 26 ott. (LaPresse) – La direttrice dell’Agenzia delle entrate, Raffaella Orlandi, “si deve dimettere”. Lo ha detto il segretario di Scelta Civica e sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, intervistato da Repubblica in merito alle dichiarazioni della numero uno dell’Agenzia, che ha detto che la tenuta delle agenzie fiscali è a rischio perché queste sopravvivono grazie ai dipendenti.

“Nessun accanimento. Le parole della Orlandi, sempre che non le smentisca o le ridimensioni, sono incompatibili con qualsiasi ipotesi di leale collaborazione col governo che l’ha nominata”, ha affermato Zanetti, aggiungendo che “parlo a come componente del governo. Ma sono convinto che la mia posizione sia assolutamente condivisa da Palazzo Chigi”.

Ai vertici dell’Agenzia delle entrate ci sarebbe disagio per le recenti decisioni del governo, come quella sull’innalzamento del tetto sul contante a 3.000 euro, che renderebbero meno efficace la lotta all’evasione. “Il direttore dell’Agenzia delle entrate – ha dichiarato Zanetti – non è il ministro delel Finanze. La politica fiscale la fa il governo. L’Agenzia deve fare i controlli, non decidere quali”.

A proposito dell’azzeramento di 767 dirigenti dell’Agenzia, Zanetti ha aggiunto ancora che “non possiamo consentire a questi dirigenti, assunti in modo illegittimo, di tornare ai loro posti senza concorso. E invece ci sorbiamo da mesi la tiritera del direttore che dice di non essere in grado di andare avanti”.

Ai vertici dell’Agenzia delle entrate ci sarebbe disagio per le recenti decisioni del governo, come quella sull’innalzamento del tetto sul contante a 3.000 euro, che renderebbero meno efficace la lotta all’evasione. “Il direttore dell’Agenzia delle entrate – ha dichiarato Zanetti – non è il ministro delel Finanze. La politica fiscale la fa il governo. L’Agenzia deve fare i controlli, non decidere quali”.

A proposito dell’azzeramento di 767 dirigenti dell’Agenzia, Zanetti ha aggiunto ancora che “non possiamo consentire a questi dirigenti, assunti in modo illegittimo, di tornare ai loro posti senza concorso. E invece ci sorbiamo da mesi la tiritera del direttore che dice di non essere in grado di andare avanti”.

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