Roma, 11 nov. (LaPresse) – A settembre sono state aperte 41.763 nuove partite Iva, con un lieve incremento del +0,2% rispetto allo stesso mese del 2014. Lo rileva l’Osservatorio sulle partite Iva del ministero delle Finanze. Il 74,7% delle partita Iva, si legge nella sintesi dei risultati del mese, è stato aperto da persone fisiche, il 20% da società di capitali, il 4,5% da società di persone.

La quota dei ‘non residenti’ e ‘altre forme giuridiche’, rappresenta complessivamente quasi l’1% delle nuove aperture. Rispetto al settembre 2014, si registra un leggero aumento di avviamenti per le societa` di capitali (+1%) e le persone fisiche (+0,7%) mentre le societa` di persone evidenziano un calo significativo (-8,8%), confermando l’andamento degli ultimi anni.

A livello geografico, il 42,4% delle nuove aperture e` localizzato al Nord, il 23% al Centro e il 34,4% al Sud e nelle isole. Gli incrementi più rilevanti, su base annua, si localizzano in provincia di Trento (+14,4%), in Sardegna (+8,6%) e in Toscana (+7,1%). Le flessioni più consistenti si osservano invece in Molise (-9,7%), Marche (-7,9%) e Campania (-5,7%). La classificazione per settore produttivo vede il commercio segnare il maggior numero di avviamenti di partite Iva, con un quarto del totale, seguito dalle attività professionali con circa il 13% e dall’agricoltura con il 9,3%.

Rispetto a un anno fa, tra i settori principali si osservano il sensibile aumento nel comparto dell’istruzione (+35,1%) e incrementi più contenuti nell’agricoltura (+10,2%) e nella sanità e assistenza sociale (+9%). Flessioni nelle nuove aperture si osservano, invece, nei trasporti (-12,6%), nelle attività immobiliari (-5,6%) e nell’edilizia (-5,1%).

Stabile la ripartizione per le persone fisiche, con il 62,4% di aperture che appartiene al genere maschile. Il 47,7% viene avviato da giovani fino a 35 anni e circa il 34% da soggetti compresi nella fascia dai 36 ai 50 anni.

Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, le classi di età più giovani registrano lievi cali. Più significativo l’aumento (oltre il 9%) per la classe da 51 a 65 anni. Nello settembre appena trascorso, conclude l’osservatorio, 3.399 soggetti hanno aderito al nuovo regime forfetario, mentre 10.407 soggetti hanno aderito al regime fiscale di vantaggio, che resterà in vigore sono fino a fine 2015.

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