Roma, 27 nov. (LaPresse) – “La rilevazione Istat sugli andamenti demografici ci sbatte in faccia il problema dei problemi, il crollo della natalità ed il suo recente, ulteriore, peggioramento. Tanto il nodo dell’equilibrio demografico tutto condiziona, dall’identità della nazione alla crescita economica alla sostenibilità del welfare, quanto il nichilismo ed il pensiero corto imperanti tra le élite portano a trascurarlo. Ed invero si tratta prima di tutto di una battaglia politico-culturale perché la natalità è caduta proprio con il benessere ed in proporzione ad esso. Anche tra gli immigrati. Si tratta di affermare il senso della vita ed il rilievo della famiglia negli atti pubblici e di contrastare ogni sovversione antropologica con lo scopo laicissimo della continuità della specie”. Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell’Associazione amici di Marco Biagi. “Poi, nel contesto giusto, sono utili anche i sussidi e le regole tributarie favorevoli alla famiglia numerosa. Ma senza quel contesto o in presenza di una diffusa perdita di senso, come stupirci di un generale crollo della vitalità a partire da quella demografica?”, aggiunge.

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