Milano, 4 gen. (LaPresse/Finanza.com) – Prima seduta del nuovo anno in profondo rosso per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha segnato un calo del 3,20% a quota 20.733 punti. La debolezza odierna dei mercati stata dettata dallo scivolone dei mercati asiatici con la Borsa cinese che arrivata a cedere oltre il 7%. A pesare sono le preoccupazioni legate alla tenuta dell’economia del Dragone a seguito dei nuovi deboli riscontri arrivati dall’indagine sul settore manifatturiero (Pmi sceso a 48,2 punti a dicembre dai 48,6 di novembre). Si tratta della decima lettura consecutiva al di sotto di quota 50 punti.

Per l’Italia invece buone indicazioni dall’indice Pmi manifatturiero, salito da 54,9 a 55,6 punti, il valore maggiore dal marzo del 2011. Gli analisti avevano stimato un dato in linea con la precedente rilevazione.

I nuovi segnali di debolezza da Pechino hanno messo al tappeto i testimonial del lusso quotati a Milano: Salvatore Ferragamo (-5,01%), Moncler (-3,64%) e Geox (-3,52%).

In profondo rosso anche Banca Mediolanum (-4,86%) che dal 30 dicembre ha preso posto sul listino milanese di Mediolanum. Tra le banche segno meno marcato soprattutto per Mps (-5,11%) e Bpe (-3,69%).

Fca ha chiuso la seduta a quota 8,15 euro nel primo giorno di contrattazioni dopo il completamento dello scorporo di Ferrari. Ieri era stata infatti completata la separazione dell’attività Ferrari dal gruppo Fca. Gli azionisti di Fca hanno titolo ad una azione ordinaria Ferrari ogni 10 azioni ordinarie Fca detenute. Il titolo Ferrari ha aperto le contrattazioni a quota 43 euro per poi scivolare all’indietro (sospensione al ribasso) e infine risalire chiudendo a quota 43,67 euro. Il titolo è entrato da subito a far parte dell’indice Ftse Mib, che rimarrà a 41 titoli rispetto ai canonici 40 fino alla prossima review da parte di Ftse Russell in programma il 2 marzo.

Sergio Marchionne, presidente di Ferrari, ha rimarcato nel giorno del debutto a Piazza Affari del titolo del Cavallino Rampante che la dividend policy sarà decisa dal cda, ma il dividend payout “sarà piuttosto elevato visto che un’azienda che produce cassa”. Confermati gli obiettivi finanziari al 2018. Marchionne ha poi escluso una futura quotazione in Borsa anche di Maserati.

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