Si tratta del maggior numero di nuovi impieghi dall'agosto 2013

 La disoccupazione negli Stati Uniti è calata al 4,9% a gennaio, dal 5% di dicembre. Si tratta del tasso più basso dal febbraio del 2008. L'economia statunitense ha generato 151mila nuovi posti nel mese appena concluso. Gli analisti interpellati da Reuters si aspettavano 190mila nuovi posti a gennaio con un tasso stabile al 5%. Dai dati del dipartimento del Lavoro, risulta che il settore manifatturiero ha aggiunto il maggior numero di nuovi impieghi dall'agosto del 2013, con un incremento di 29 mila posti. In generale, tutti i nuovi posti creati, escludendo il settore agricolo che non viene considerato dal calcolo dei libri paga, sono stati nel settore privato, che ha registrato un +158mila unità. Il settore dei servizi ha dominato l'aumento posti il mese scorso, con 118mila impieghi creati. Le costruzioni hanno registrato un aumento dei posti di 18mila unità.

 

Nonostante un numero di nuovi posti sotto le attese, e una revisione al ribasso di 2mila unità per il totale di novembre e dicembre, i salari hanno rimbalzato bruscamente dopo essere rimasti stabili a dicembre. I guadagni orari medi sono aumentati di 12 centesimi, o lo 0,5%, con un aumento annuo del 2,5%. L'andamento del mercato del lavoro è una variabile monitorata in modo molto stretto dalla Federal Reserve per decidere come comportarsi sui tassi. La crescita del Pil Usa di appena lo 0,7% annulizzato nel quarto trimestre e i libri paga sotto le stime potrebbero frenare un ritocco al rialzo del costo del denaro da parte della Banca centrale guidata da Janet Yellen.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
 

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