L'aumento rilevato dall'Istat è dell'1%

 La produzione industriale torna a crescere nel 2015 per la prima volta in quattro anni. L'aumento, rileva l'Istat, è dell'1%. Si tratta del massimo dal 2011, quando si era registrato un +1,2%, e di un'accelerazione evidente dal calo dello 0,5% del 2014. Secondo il Minitero dell'Economia l'aumento "conferma la ripresa dell'economia" anche se a dicembre la produzione segna una significativa battuta d'arresto, che lascia più di un'associazione di categoria preoccupata per un recupero che non riesce a guadagnare slancio. Il dato del 2015 deve molto al boom della produzione dell'auto.

La produzione industriale è inciampata proprio nell'ultimo mese dell'anno. A dicembre è diminuita dello 0,7% rispetto a novembre, registrando su base annua un calo dell'1%. Flessioni che fanno scivolare il quarto trimestre in negativo, con un calo dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.

La riduzione dell'indice della produzione industriale di dicembre, che segue quella di novembre, "certifica le perduranti difficoltà del sistema economico ad avviarsi su un sentiero di crescita robusta", commenta a proposito Confcommercio. "Nel corso del 2015 – continua l'associazione – la produzione industriale ha mostrato oscillazioni continue, incapace di trovare una direzione ben definita".

È invece ottimista il governo. Dal ministero di via XX Settembre ricordano come l'indice avesse segnalato un "pesante arretramento dell'economia" nel 2013, con una caduta del 3,2% sul 2012. Il Mef sottolinea ancora che "la tendenza alla ripresa si è quindi confermata nel 2015". Ma se si raffreddasse la crescita a ritmi forsennati che sta registrando l'industria dell'auto? Tra il 2014 e il 2015 la spinta del settore dei mezzi di trasporto è stata di oltre 16 punti percentuali, di cui il solo comparto auto vale un +42,5% in media d'anno. A dicembre, mese negativo nel complesso della produzione, quella dell'auto si è 'fermata' a un +14,3% su base annua.

Secondo Confindustria il calo della produzione di dicembre potrebbe essere solo "un problema statistico legato al calendario", perché "il 7 dicembre, lunedì, era possibile un ponte e i dati sui consumi elettrici dicono che l'attività produttiva ne è stata negativamente influenzata". Si vedrà. Il Centro studi dell'associazione degli industriali, intanto, stima un recupero dello 0,9% a gennaio su dicembre e vede per il primo trimestre una variazione acquisita di +0,3%. "Pur in un contesto di minore ottimismo tra le imprese, gli indicatori qualitativi anticipatori per il manifatturiero puntano a una dinamica positiva della produzione", scrivono gli economisti del Csc.

Nella nota sull'andamento mensile dell'economia di gennaio l'Istat ha scritto, solo qualche giorno fa, che le imprese non riescono a incrementare i livelli produttivi, "in presenza di un peggioramento del clima di fiducia e una riduzione delle prospettive di crescita".

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