Gli industriali seguono il caso del flusso migratorio in direzione dell'Austria

"L'accoglienza dei profughi deve essere un'azione comune, condivisa da tutte le Regioni europee, e non un obbligo morale per chi è più esposto dalla condizione geografica come è il nostro Paese". Con questo spirito Confindustria in una nota esprime l'attenzione con cui segue la situazione che si sta prospettando per il caso del flusso migratorio in direzione dell'Austria che, tra l'altro, potrebbe comportare la chiusura del Brennero, definito "un danno enorme per la nostra industria. Export e turismo ne avrebbero un immediato contraccolpo che toccherebbe tutta la nostra economia e soprattutto quelle imprese del Nord Est che lavorano costantemente e in modo rilevante con i Paesi del Nord Europa". L'auspicio di Confindustria, "è che lunedì, in occasione dell'incontro tra i ministri degli Esteri in Lussemburgo, si possa arrivare a un concreto tentativo di accordo che ricomponga la volontà comune di offrire la giusta accoglienza a chi ha bisogno. Solo un'Europa senza frontiere può garantire benessere e solidarietà veri".

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