Il ministero dell'Economia: "L'azione del governo per la sua riduzione continua su più fronti"

Il livello del deficit nell'area dell'euro è destinato a scendere al 1,9% del Pil, giù da un picco del 6,1% nel 2010. E' quanto comunica la Commissione europea nella nota successiva all'approvazione del pacchetto di primavera varato oggi a Bruxelles. La Commissione europea raccomanda al Consiglio europeo, di chiudere la procedura per disavanzi eccessivi di Cipro, Irlanda e Slovenia dopo che questi paesi hanno portato i loro deficit al di sotto del 3% del Pil, come previsto dal trattato nel 2015, e questa correzione dovrebbe essere durevole.

La Commissione poi ha adottato per Belgio, Italia e Finlandia la norma dell'articolo 126 Tfue, in cui passa in rassegna la loro conformità al criterio del debito del Trattato. Per l'Italia, la Commissione riesaminerà la sua valutazione dei fattori rilevanti in un nuovo rapporto entro novembre. La Commissione ha poi lanciato una consultazione formale agli Stati membri che sono parti contraenti del Fiscal Compact per informazioni sui loro progressi nell'attuazione nel diritto nazionale le disposizioni del Fiscal Compact.

La flessibilità accordata all'Italia ammette uno scostamento dagli obiettivi per il 2016 pari allo 0,75% del Pil, per investimenti e riforme strutturali. Tale flessibilità però dovrà essere compensata nel 2017 da una correzione in positivo degli obiettivi dello 0,6%.

RIDUZIONE DEBITO. "L'azione del governo per la riduzione del debito continua a muoversi su più fronti: da un lato il programma di privatizzazioni e una politica di bilancio responsabile per ridurre deficit e debito, dall'altro le iniziative per favorire la crescita strutturale del prodotto interno". Il ministero dell'Economia e delle Finanze, in una nota pubblicata sul suo sito, commenta così le raccomandazioni fornite dalla Commissione Ue sul Programma di stabilità e sul Programma nazionale di riforma. Nel testo, il Mef definisce la riduzione del del debito pubblico in rapporto al Pil "una priorità e una condizione indispensabile per assicurare lo sviluppo del Paese".

AGIRE SU CONCORRENZA, GIUSTIZIA E CORRUZIONE. La Commissione raccomanda inoltre al nostro Paese di "adottare e applicare rapidamente la legge in materia di concorrenza e prendere ulteriori iniziative per aumentare la concorrenza per le professioni regolamentate, il trasporto, i settori sanità e retail, ed il sistema delle concessioni".

E' necessario poi "intensificare la lotta contro la corruzione rivedendo i termini di prescrizione entro la fine del 2016" e "ridurre la durata dei procedimenti di giustizia civile".

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