Il Ftse Mib ha archiviato la giornata in flessione dello 0,62% a 17.323 punti

Seduta senza smalto per Piazza Affari, che strappa al ribasso in chiusura. L'indice Ftse Mib ha archiviato la giornata in flessione dello 0,62% a 17.323 punti con fitti ordini di vendite concentrati nell'asta di chiusura. A prevalere sul mercato sono le attese in vista del referendum britannico di domani, sul cui esito rimane un'elevata incertezza. Sul tema Brexit si è espressa oggi anche il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, sottolineando che un'uscita del Regno Unito dalla Ue non dovrebbe comunque comportate rischi di recessione per l'economia statunitense. Sul fronte obbligazionario, l'asta del Bund trentennale ha visto il rendimento di allocazione portarsi a 0,65% dall'1,03% dell'asta precedente. Si tratta del nuovo minimo storico.

Contrastato il comparto bancario: Banco Popolare ha chiuso in calo dell'1,59% dopo una prima parte di giornata in deciso rialzo. Degno meno anche per Mps (-1,5%) e Bpm (-0,27%). In rialzo invece Unicredit (+0,87%). Migliore tra le banche è stata Ubi Banca (+1,87%), sostenuta dalle attese per l'annuncio del nuovo piano. Il Cda di Ubi Banca del prossimo 27 giugno approverà infatti il nuovo piano industriale 2019-2020. A pesare sull'andamento dell'indice guida milanese i cali di due big quali Eni e Enel, scese entrambe di oltre 1 punto e mezzo percentuale: la prima dell'1,53%, la seconda dell'1,51%.

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