L'indice Ftse Mib ha terminato la giornata con un rialzo dello 0,15% a 17,167 punti

Piazza Affari chiude la settimana appena sopra la parità all'indomani della Bce, che ha deciso di rinviare a dicembre eventuali ritocchi alla politica monetaria. L'indice Ftse Mib ha terminato la giornata con un rialzo dello 0,15% a 17,167 punti (minimo di 17.087 punti, massimo di 17.188 punti), chiudendo la settimana con un incremento del 3,47%.

Sugli scudi il titolo di Mps che ha messo a segno un balzo del 13,3% a 0,2705 euro, con elevatissimi volumi. Nella seduta odierna sono passate di mano oltre 351 milioni di azioni, dopo che 'Il Sole 24 Ore' ha detto che ci sarebbe un forte interesso di investitori istituzionali stranieri, tra cui fondi sovrani mediorentali, su Rocca Salimbeni.

Tra le banche, bene anche Ubi Banca, che è salita del 3,08% a 2,542 euro e Unicredit, salita del 3,08% a 2,542 euro, dopo le nuove indiscrezioni de 'Il Messaggero' secondo cui nella gara per Pioneer al fianco di Amundi ci sarebbe Mediobanca, che si scontra con la cordata formata a Poste Italiane, Cdp e Anima. Alle spalle si trovano Macquarie a Aberdeen. Secondo il quotidiano romano, le offerte che si aggirano intorno ai 4 miliardi di euro potrebbero fruttare per Unicredit una plusvalenza di quasi 3 miliardi.

Chiusure negative, invece, per Banco Popolare (-1,06% a 2,602 euro) e per Bpm (-1,55% a 0,4125 euro), nonostante il via libera alla fusione dei due istituti abbia portato a un innalzamento del rating.

Mediaset ha registrato un moderato calo dello 0,23% a 2,614 euro. Dopo il pesante scivolone di ieri i titoli del Biscione si sono riportaato in linea con il mercato, grazie al comunicato di Vivendi che ha formalmente cessato il sistema comune di gestione (denominato 'interim management') di Mediaset Premium. Per Banca Akros la notizia è positiva per l'azienda di Cologno Monzese perché protegge Premium da ulteriori danni. Gli analisti della banca d'affari sono confident che il gruppo di Pier Silvio Berlusconi riuscirà a vendere l'asset ad altre parti e ad estrarre un valore per 0,6 miliardi.
 

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