Lettera Ue a Italia: correzione conti pubblici dello 0,2% del Pil

La richiesta dell'Ue all'Italia sui conti pubblici alla fine è arrivata e la proposta di Bruxelles è, come si temeva, salata. "Da novembre dello scorso anno la Commissione europea ritiene che il bilancio dell'Italia per il 2017 possa farci deviare dal percorso pluriennale di riduzione del rapporto debito/Pil – fa sapere il ministero dell'Economia – e ci ha trasmesso una richiesta di intervento per assicurare la conformità del nostro bilancio. Lo scostamento che secondo la Commissione andrebbe corretto è stimato in due decimi di punto di Pil". "Siamo in contatto con la Commissione – spiega il Mef – e nei prossimi giorni faremo le valutazioni del caso. Se, come e quando intervenire verrà deciso dal Governo nei prossimi giorni". Il limite temporale è comunque il primo febbraio: "Vorremmo ricevere, prima dell'1 febbraio, una risposta pubblica che includa una serie di impegni specifici sufficientemente dettagliati e un calendario chiaro per la loro rapida adozione", scrivono nella lettera inviata a Padoan Vladis Dombrovskis e Pierre Moscovici .

Le opposizioni sono subito partite all'attacco chiedendo chiarimenti al governo. Il gruppo di Forza Italia alla Camera ha presentato, a firma Renato Brunetta e Alberto Giorgetti, una richiesta di chiarimenti al ministro dell'Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, in merito al rischio di manovra correttiva per mettere in ordine i conti pubblici italiani. Brunetta e Giorgetti esprimono "grande preoccupazione" per la notizia diffusa secondo la quale la Commissione europea avrebbe comunicato all'esecutivo che servono circa 3,4 miliardi di euro, ovvero una manovra bis che vale lo 0,2 per cento del Pil, per evitare una procedura di infrazione sul deficit. "La lettera della Commissione europea con la richiesta di aggiustamento dei conti pubblici italiani – accusa il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto – è la conferma di quanto abbiamo detto in questi mesi: il Governo Renzi ha giocato a nascondino con i conti pubblici utilizzando i margini di flessibilità per mance elettorali. La manovra aggiuntiva chiesta dall'Unione europea è un brutto segnale per il Paese. Chi ha responsabilità se le assuma tutte. Il ministro Padoan venga in Aula per informare il Parlamento e il Paese".